26/01/2017 - 12:14

Energia: la Strategia Energetica diventa Climatica

Durante una conferenza alla Camera la proposta di trasformare la SEN (Strategia energetica nazionale) a SEC, Strategia energetico-climatica. Tutti concordi per il futuro energetico e sostenibile del nostro paese.
strategia energetica
Il Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica) durante una conferenza alla Camera lancia la proposta di cambiare nome all'acronimo che identifica la Strategia energetica nazionale, passando dall'attuale Sen a Sec, Strategia energetico-climatica.
ll presidente dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico Guido Bortoni ha affermato A me la sigla Sec, Strategia energetico-climatica, piace. Mi piace questa combinazione tra energia e clima; è un binomio inscidibile" - e continua - "ogni strategia deve essere anche un'azione, un'iniziativa attiva non può fermarsi a una semplice 'omelia', che non considera tutta la parte di strumentazione necessaria, di politiche pubbliche che permettano di passare dagli obiettivi alle azioni. Invece bisogna mettere in campo tutta una serie di strumenti per passare da una Strategia che non sia soltanto voluta ma che abbia anche un'azione concreta".

I capisaldi della nuova Strategia sono: condivisione attraverso un processo preliminare di consultazione; orizzonte temporale al 2050 e indicazioni operative al 2030; crescita sostenuta dell'energia prodotta con fonti rinnovabili, in modo da coprire il 100% della domanda nel 2050; obiettivi e azioni coerenti con il quadro Strategico complessivo.
Alla conferenza del Coordinamento Free interviene anche il presidente della commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci che apprezza la proposta della Sec dicendo che "La Strategia energetica non è un giocattolo del passato. E' una Strategia complessiva. Condivido il fatto che questa possa esser fatta solo se diventa Strategia del governo. Non possiamo rifare gli errori del passato"

Alla fine della conferenza stampa interviene anche il deputato di Possibile Pippo Civati:  "Chiediamo a Calenda di abbandonare strategie fossili ritagliate su grandi player. Serve una strategia energetica nazionale che guardi alle rinnovabili. La tradizionale Sen, la Strategia energetica nazionale, non è sufficiente, né per il nostro Paese, che da una strategia genuinamente rinnovabile potrebbe trarre enormi benefici, né per garantire gli impegni assunti a livello internazionale con gli accordi di Parigi". Continua Civati: "Siamo di fronte a una grande possibilità - prosegue - alla necessità di nuove risorse energetiche possiamo oggi rispondere scegliendo di coinvolgere le comunità locali nella costruzione di nuovi sistemi di produzione, liberandoci dalla dipendenza non solo dalle energie fossili, ma anche dalle grandi imprese private e dalle relazioni pericolose con alcuni Paesi, mettendo in moto un processo virtuoso, sostenibile a livello ambientale e capace di creare posti di lavoro". "Quando parliamo di energia - conclude Civati - dovremmo parlare anche di modello di sviluppo, di economia circolare, di sostenibilità ambientale, di settori economici strategici, di piccola e media impresa, di sviluppo delle nostre città. Per tutti questi motivi è necessario un dibattito esteso, coinvolgendo tutta la cittadinanza e aprendo a tutte le forme di partecipazione pubblica".

Marilisa Romagno
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