17/06/2021 - 14:38

Bitcoin: arriva la rivoluzione verde della moneta digitale

Green economy.

Dopo le recenti polemiche sul dispendio energetico che caratterizza la produzione di Bitcoin, la moneta virtuale sta mettendo in campo una serie di iniziative per ridurre l'impatto energetico a favore di un approccio sempre più green.
Bitcoin: arriva la rivoluzione verde della moneta digitale
Square annuncia il mining 100% ad energia solare. Accordo tra i colossi della blockchain sulla definizione di un report delle fonti usate per la produzione di Bitcoin.

Bitcoin diventa sempre più verde. Dal recente dietrofront del deus ex machina di Tesla, Elon Musk, che ha sospeso gli acquisti delle sue autovetture tramite Bitcoin, al Council per il “Bitcoin Mining green”, il passo è stato breve.

I principali miner degli Stati Uniti e i protagonisti della community business, tra cui lo stesso Elon Musk e Michael Saylor di MicroStrategy, che recentemente ha emesso 400 milioni di note senior per acquistare altri Bitcoin, si sono incontrati in gran segreto per discutere proprio dell’annosa questione sull’elevato consumo energetico generato dalla produzione di Bitcoin. L’accordo è stato trovato e coinvolgerà anche i miner più "domestici", oltre ai colossi del business della blockchain come Argo Blockchain, Marathon Digital, Riot Blockchain e Galaxy Digital. L’accordo consiste nella definizione di una modalità di report standardizzata delle fonti usate per la produzione di Bitcoin da parte delle loro fabbriche.

I consumi di Bitcoin sono elevatissimi e la necessità di ridurne l’impatto ambientale è fuori discussione -  afferma Gianluca Grossi di Criptovaluta.it - ma i principali miner di Bitcoin da tempo si muovono verso questa direzione, collocando le loro attività in aree geografiche dove c’è accesso ad idroelettrico o a solare a basso costo”.

Intanto prendono piede diversi progetti per installare nuove fabbriche di Bitcoin alimentate completamente da fonti rinnovabili. Notizia di qualche giorno fa riguarda Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, che investirà 5 milioni di dollari per un sito mining negli USA alimentato ad energia solare. Un altro tassello alla transizione green del Bitcoin.

Una maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente è quindi un fatto indiscutibile e la necessità di attingere da fonti rinnovabili resta uno dei temi principale nelle agende dei miner di Bitcoin “al contempo bisogna spiegare che i consumi elevatissimi di Bitcoin servono a garantire l'integrità di un protocollo che assicura la transizione tra le parti - prosegue Gianluca Grossi di Criptovaluta.it - questa valuta utilizza un sistema di validazione delle transazioni chiamato Proof of Work, dove il consumo energetico per la potenza di calcolo è garanzia che nessuno possa "truccare" le operazioni. Consumi energetici più bassi renderebbero l'intero sistema meno sicuro e in ultimo inutile".

Piaccia o meno, quindi, il tema legato all’impatto ambientale di Bitcoin rimarrà uno di quelli fondamentali nel futuro del mondo delle criptovalute. In un mondo sempre più attento al consumo energetico e alle emissioni di CO2, anche Bitcoin dovrà fare la sua parte per ridurre al massimo l’impatto delle operazioni di mining. Una questione sollevata da Musk, pur non senza un pizzico di interesse personale. Tesla, infatti, è ancora oggi un’azienda che deve molta della sua sostenibilità economica alla possibilità di accedere ai crediti per le emissioni, da rivendere poi sul mercato.

“Il tema green è centrale per le grandi aziende. Per questo – spiega Grossi - è arrivato l’accordo tra Square e Blockstream Mining, che permetterà di costruire una piccola centrale per il mining, che funzionerà impiegando al 100% energie rinnovabili, cosa che renderebbe tecnicamente il mining di BTC a impatto zero. Non è chiaro quando il sito sarà effettivamente pronto, ma la mossa è di quelle importanti e legate al tema che diventerà, volenti o nolenti, il più importante nel futuro di Bitcoin”.

Ma cosa vuol dire un’operazione del genere per il futuro di Bitcoin?

“Sul piano delle pubbliche relazioni vorrà dire moltissimo. Perché aprirà la strada ad un mining più responsabile e che potrà superare le aspre (e spesso ingiustificate) critiche a BTC come tecnologia inquinante”.

Nell’attesa, diverse alternative green al bitcoin hanno fatto capolino sul mercato. Alcune realtà, come Ripple, hanno trovato sponda presso diversi istituti bancari internazionali. Altre stanno raggiungendo dimensioni commerciali altrettanto importanti. Tuttavia, siamo lontani dal concept originale di Bitcoin, che punta a una decentralizzazione piena e ad un uno vale uno sul network che nessun altro sistema è, ad oggi, in grado di offrire.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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