09/07/2018 - 18:41

Rapporto Ecomafia 2018: Ministro Costa, illegalità nel settore degli shopper

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, durante la presentazione del rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, ha evidenziato quanto sia ancora pesante il fenomeno dell’illegalità nel settore degli shopper, sottolineando la necessità di proseguire sulla strada dei controlli.

Rapporto Ecomafia 2018, shopper

Nel corso della presentazione odierna del rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, nel cui ambito sono stati illustrati anche i dati dell’Osservatorio di Assobioplastiche, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha evidenziato quanto sia ancora pesante il fenomeno dell’illegalità nel settore degli shopper, sottolineando la necessità di proseguire sulla strada dei controlli, specialmente nei confronti dei produttori dei sacchetti fuorilegge. Marco Versari, presidente di Assobioplastiche, ha commentato: “Ringraziamo il Ministro Costa per aver riconosciuto la gravità del fenomeno degli shopper illegali. Produttori e trasformatori della filiera italiana delle bioplastiche si augurano che i controlli vengano intensificati, a tutela dell’ambiente, specialmente quello marino, di una legislazione tra le più avanzate in Europa e di posti di lavoro frutto di ingenti investimenti in ricerca e innovazione”.

Il 15 maggio 2017, il Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza, nell’ambito di relazioni operative indicate dal Comandante delle Unità Speciali, ha resi pubblici gli esiti delle azioni controllo, preventive e repressive, nel settore degli imballaggi di materiale plastico non rispondenti ai vigenti dettati normativi.
Nel complesso, le attività di servizio, svolte su scala nazionale, concretizzatesi attraverso l’esecuzione di centinaia di controlli, hanno consentito:
✓ la contestazione di altrettanti illeciti amministrativi per la violazione dell’art. 2 del D.L. 25 gennaio 2012, per un totale di sanzioni pecuniarie pari a 3.000.000,00 di euro;
✓ la denuncia alle competenti Autorità Giudiziarie di numerosi soggetti che, anche in concorso tra loro, si sono resi responsabili del reato di “Frode nell’esercizio del commercio”;
✓   il sequestro di:
o    circa 2.000.0000 di sacchetti di plastica illegali
o    kg 2.380 di materia prima atta a produrre detti beni;
o    vari cliché impiegati per la stampigliatura di loghi e diciture ingannevoli sugli shopper destinati ai consumatori.
    
    Il 27 novembre 2017, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri ha resi pubblici gli esiti delle azioni controllo, ai sensi delle disposizioni normative vigenti, presso gli esercizi commerciali che vendevano o utilizzavano borse di plastica per il trasporto/asporto merci.
    Dai controlli sono scaturiti:
    ✓ 18 notizie di reato;
    ✓ 269 sequestri di materiali non a norma;
    ✓ 432 verbali amministrativi;
    ✓ importo totale contestato di sanzioni amministrative di circa 2 milioni di euro.

Sempre nel corso del periodo di riferimento, va rilevata una notevole attività anche da parte dei Comandi delle Polizie Locali delle città italiane.
Dai controlli sono scaturiti:   
    ✓ NAPOLI - Comando Unità Operativa Ambientale della Polizia Locale:
    - 1.600.000 sacchetti sequestrati per un totale di 40.000 euro di sanzioni;
    - 3.500 sacchetti sequestrati oltre a 5.000 euro di sanzioni a Pianura;
    -  7.200 sacchetti sequestrati oltre a 5.000 euro di sanzioni a Poggioreale;
    - 109.000 sacchetti sequestrati oltre a 5.000 euro di sanzioni a Arenaccia;
    - 2.500 sacchetti sequestrati oltre a 5.000 euro di sanzioni presso un emporio in Centro Città;
    ✓ MILANO - Unità Antiabusivismo della Polizia Locale
     - 270.000 sacchetti sequestrati in zona Sarpi
    ✓ TORINO - Comando Unità Operativa Ambientale della Polizia Locale:
    - 64.000 sacchetti sequestrati in Piazza della Repubblica;
    - 114 colli, 443 rotoli da mille sacchetti e altri 87.000 sacchetti “sfusi” sequestrati a Piazza della Repubblica.

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Marilisa Romagno
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