16/09/2025 - 19:00

Mobilità sostenibile in Italia: l’indice si ferma a 66 su 100

Auto ancora centrali, ma cresce l’attenzione alla mobilità sostenibile: indice a 66/100. Dall’ECO Festival di Roma emergono dati su trasporti, elettrico, economia circolare e nuove tecnologie.

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Si attesta a 66 punti su 100 l’indice di mobilità sostenibile degli italiani, secondo l’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli e presentata a Roma nella prima giornata dell’ECO Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, in programma fino a domani in coincidenza con la Settimana europea della Mobilità 2025. Lo studio introduce per la prima volta un indicatore sintetico capace di monitorare comportamenti, abitudini e percezioni dei cittadini nel tempo.

L’auto resta centrale negli spostamenti quotidiani

Dalla ricerca emerge che l’automobile è ancora il mezzo dominante: il 92% degli italiani la utilizza almeno una volta a settimana e il 65% dichiara di dipendere da essa, mentre solo il 19% usa frequentemente il trasporto pubblico. Sei cittadini su dieci ritengono comunque che sul proprio territorio esistano alternative valide all’auto, soprattutto nei grandi centri del Nord e del Centro Italia.

Veicoli elettrici: interesse e barriere

Il 10% degli intervistati si dice propenso ad acquistare un veicolo elettrico nei prossimi 12 mesi, ma il 59% non è interessato. Tra le principali barriere figurano prezzo, autonomia e scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica, percepite come insufficienti soprattutto nei piccoli comuni e al Sud. In questo scenario, operatori come Enel, con oltre 23.500 punti di ricarica attivi, e aziende come Terravision, attive nella micromobilità elettrica, stanno investendo per accelerare la transizione.

Trasporto merci e intermodalità

L’85% degli italiani riconosce che il trasporto merci impatta sull’ambiente e il 70% considera il trasporto intermodale ferroviario la soluzione più sostenibile. Anche per la mobilità dei passeggeri si registrano segnali positivi: il 57% utilizza il treno regionale e il 44% valuta positivamente l’integrazione con altri mezzi, auspicando maggior coordinamento e accessibilità.

Economia circolare e riforestazione urbana

Per l’80% degli italiani la raccolta differenziata funziona, ma più della metà ritiene che occorra rafforzare le politiche di prevenzione e riuso. Forte consenso invece per la riforestazione urbana, ritenuta dal 90% una misura efficace per ridurre l’inquinamento, contrastare il surriscaldamento urbano e migliorare la qualità della vita.

Tecnologie emergenti: tra curiosità e timori

Il futuro della mobilità si gioca anche sul piano tecnologico. L’85% degli italiani conosce il concetto di guida autonoma, ma prevalgono diffidenza e timori per la sicurezza stradale. Diverso il giudizio sull’intelligenza artificiale, che il 62% considera un alleato utile per pianificazione degli spostamenti e sicurezza, pur tra dubbi su privacy e occupazione.

Un Paese in transizione

Il quadro che emerge è quello di un’Italia ancora fortemente legata all’auto, ma sempre più consapevole dell’urgenza di adottare soluzioni sostenibili. La richiesta di infrastrutture migliori, la spinta all’intermodalità e l’apertura – seppur prudente – verso l’innovazione mostrano un Paese in cammino verso una mobilità più verde ed efficiente.

Tommaso Tautonico
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