01/01/2013 - 01:00

In Piemonte una legge per il commercio equo e solidale

È stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte il disegno di legge, proposto dalla Giunta regionale su iniziativa dell'assessore al Commercio Sergio Luigi Ricca, che detta le "Disposizioni per la promozione e la diffusione del commercio equo e solidale", stabilendo cosi' in modo preciso che cosa si intende per commercio equo e solidale ed istituendo dell'elenco regionale dei soggetti, oltre all'individuazione dei prodotti e dei provvedimenti di intervento per la diffusione di questo commercio.
L'assessore regionale al Commercio Sergio Luigi Ricca sottolinea come "con questa legge si creano le condizioni per una maggiore conoscenza e diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale con l'obiettivo di affermare un modello di consumo socialmente responsabile ed eticamente sostenibile. Attraverso il commercio equo e solidale si intende infatti promuovere uno sviluppo sostenibile, sostenere comportamenti che favoriscano la giustizia sociale ed economica quindi il rispetto per le persone e l'ambiente. Questa legge favorisce anche la crescita della consapevolezza dei consumatori riguardo alla possibilità di praticare relazioni commerciali ispirate a valori etici nei confronti dei produttori di Paesi svantaggiati". 

Con questa legge sarà inoltre possibile promuovere e sostenere iniziative nel settore della cooperazione internazionale; promuovere iniziative culturali e divulgative anche sostenendo forme di coordinamento tra gli enti locali; concedere agli enti e organizzazioni iscritte all'elenco regionale contributi finalizzati alla ristrutturazione della sede del negozio, dell'acquisto di attrezzature così come di arredi e dotazioni informatiche; promuovere la giornata del commercio equo solidale; favorire la costituzione di fondi di garanzia per linee di credito a sostegno dei progetti avviati dalle organizzazioni iscritte nell'elenco regionale.

"In questo modo - contiuna Ricca - sarà possibile valorizzare il ruolo fondamentale svolto dalle organizzazioni operanti in Piemonte per agevolare le relazioni commerciali fra i produttori del Sud del mondo e i consumatori piemontesi restituendo così dignità ai produttori più poveri ed alleviandone le condizioni di svantaggio."

Entro 90 giorni la Giunta regionale individuerà con propria deliberazione i requisiti e le modalità di selezione e di funzionamento dell'elenco regionale delle associazioni del commercio equo e solidale, informando poi il Consiglio regionale sull'entità dei contributi erogati annualmente.
 
Lisa Zillio
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