08/11/2022 - 16:31

Ambiente e clima, la presenza dell’Italia in Antartide

Ambiente

Al giorno d’oggi, grazie alla tecnologia, si ha la possibilità, con pochi click, di trovarsi di fronte a paesaggi totalmente lontani dall’ambiente in cui si vive.

Ad esempio, l’Antartide è molto più vicino di quello che si potrebbe pensare, visto che con Google Maps si può visitare in modo virtuale restando comodamente seduti sul divano di casa.

iceberg - Foto di 358611 da Pixabay

Al giorno d’oggi, grazie alla tecnologia, si ha la possibilità, con pochi click, di trovarsi di fronte a paesaggi totalmente lontani dall’ambiente in cui si vive.

Ad esempio, l’Antartide è molto più vicino di quello che si potrebbe pensare, visto che con Google Maps si può visitare in modo virtuale restando comodamente seduti sul divano di casa.

La tecnologia ha rivoluzionato le nostre vite, non c’è dubbio, anche quando si parla di intrattenimento, come è successo con le scommesse sportive Netbet e tutti gli altri portali che sono diventati sempre più sicuri e in grado di garantire un’esperienza coinvolgente e di qualità.

Dicevamo dell’Antartide: tutti sanno perfettamente quanto è remoto e impervio questo continente. Ha una collocazione tipicamente polare, molto grande e con un’altitudine media piuttosto alta: non c’è dubbio che le sue terre sono totalmente inospitali. Il Sole ci batte solo nel corso dell’estate australe, quindi dal mese di ottobre fino a quello di febbraio, mentre durante la stagione invernale resta completamente al buio.

Una superficie, quella dell’Antartide, che per il 98% è ricoperta dalla calotta glaciale. Qui si trova oltre il 90% dei ghiacci della Terra e pure qualcosa come il 70% delle riserve di acqua dolce. In alcuni tratti, il suo spessore raggiunge e va oltre la soglia dei 4 mila metri.

L’interesse scientifico e la ricerca di soluzioni utili per il clima

L’Antartide è un continente che ha caratteristiche più uniche che rare. Non è un caso che un’intera comunità scientifica sia perennemente assorbita da studi e analisi sui vari strati di ghiaccio. Basti pensare come sia stata proprio l’attività di analisi del ghiaccio che viene estratto dall’Antartide a garantire la possibilità, grazie al progetto europeo EPICA, di effettuare una vera e propria ricostruzione della composizione, a livello atmosferico, della storia dell’umanità, riuscendo a risalire addirittura fino a 800 mila anni fa.

Le scoperte di tali studi sono state incredibili, da un lato, e decisamente preoccupanti, dall’altro. Basti pensare come la concentrazione di anidride carbonica da 800 mila anni fa ad oggi non ha mai toccato dei picchi così elevati come quelli fatti registrare attualmente.

Lo studio della geologia dell’Antartide

L’analisi della calotta glaciale dell’Antartide consente anche di capire molto meglio la storia del pianeta in cui viviamo. Ad esempio, le ricerche sui sedimenti marini permettono di capire come sono avvenuti i cambiamenti climatici nell’evoluzione di milioni e milioni di anni. Va detto, però, che, rispetto al ghiaccio, i sedimenti marini non sono in grado di trattenere al loro interno un’informazione diretta in merito alla percentuale dei gas serra.

Non solo, dal momento che l’Antartide è decisamente utile per studiare quelle che sono le conseguenze dei cambiamenti a livello climatico su tutto il biota antartico. In tal senso, va messo in evidenza anche l’importante lavoro che viene svolto dal nostro Paese a livello di ricerche oceanografiche. In modo particolare, gli studi si stanno concentrando sulla Corrente Circumpolare Antartica e sul Mare di Ross.

Infine, va rimarcato come questa terra è decisamente quella più adatta, sotto ogni punto di vista, per analizzare e studiare tutti i vari legami che si creano tra il vento solare, il campo magnetico del nostro pianeta e la ionosfera. L’obiettivo è quello di fare dei passi in avanti dal punto di vista delle osservazioni astronomiche e comprendere meglio l’adattamento, dal punto di vista fisico e psichico, dell’uomo ad ambienti in condizioni piuttosto isolate ed estreme.

Insomma, l’Antartide ha tutte le caratteristiche per poter simulare delle missioni spaziali in condizioni particolarmente complesse. Uno dei punti di forza nostrani in questa inospitale terra, nell’ambito della comunità scientifica internazionale, è la stazione Mario Zucchelli, che risulta essere operativa già dalla fine degli anni Ottanta. Si trova nella Baia Terra Nova, a pochi passi dalla costa del Mare di Ross e può contare su una serie di impianti tecnici che garantiscono la massima autosufficienza.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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