01/01/2013 - 01:00

Legambiente: Comuni Ricicloni 2010

È Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, il vincitore assoluto della classifica di Legambiente che ogni anno assegna gli Oscar del riciclo ai comuni che gestiscono al meglio i propri rifiuti.
Il comune veneto con 8499 abitanti, infatti, oltre ad aver conseguito il 77,8% di raccolta differenziata, ha anche il più alto indice di buona gestione a livello nazionale (87,28).
Complessivamente, i comuni virtuosi sono 1488, per un totale di 12 milioni di italiani.
A livello regionale troviamo al primo posto il Veneto (67%), seguito dal Friuli Venezia Giulia (34,2%), dalla Lombardia (28,8%) e dal Piemonte (23,9%).
Tra le regioni emergenti troviamo un'ottima Sardegna con una percentuale regionale del 35% (nel 2002 era al 3%).

In Campania sono 84 i comuni virtuosi, con Salerno in testa, e 7 comuni rappresentano la Sicilia; degni di nota anche 9 comuni del Lazio, 4 della Calabria, 2 della Basilicata e, per la prima volta nella storia di Comuni ricicloni, uno della Puglia (Monteparano, in provincia di Taranto).
Tra le grandi città, nessuna è riuscita a superare la soglia stabilita per rientrare nella classifica virtuosa.
Attivando servizi di raccolta differenziata, i comuni premiati hanno evitato l'emissione di 2,3 milioni di tonnellate di CO2, pari al 5% dell'obiettivo del protocollo di Kyoto per l'Italia; a ciò si aggiungono i quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti sottratte alla discarica.

Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato "Nonostante l'imperdonabile silenzio di molti media nazionali, ci sono regioni come la Sicilia che vivono una grave emergenza rifiuti con montagne di immondizia in strada, spesso oggetto di pericolosi incendi. Con la scusa della crisi palermitana, ancora una volta il governo vorrebbe imporre un commissariamento e realizzare altri mega inceneritori. Soluzione niente affatto utile perché, nella migliore delle ipotesi, entrerebbero in funzione tra 5 anni. Il modello da seguire esiste già anche sull'isola ed è costituito dai comuni ricicloni trapanesi e agrigentini che hanno performance di raccolta e riciclaggio paragonabili a quelli del Nord Italia. La rinascita del Centro Sud Italia deve partire dalle migliori esperienze ormai consolidate: le grandi città, a partire dalla Capitale, devono seguire l'esempio di Salerno, che ha finalmente sfatato il mito dell'impossibilità di fare la raccolta domiciliare su tutta l'area urbana".

"La nuova frontiera dei comuni ricicloni non è rappresentata solo dalla raccolta differenziata ma anche dalla prevenzione - ha detto Andrea Poggio, vice direttore Nazionale di Legambiente -. Sono già 150 i comuni che hanno emesso un'ordinanza per vietare la distribuzione di sacchetti di plastica. A questi, si aggiungeranno prossimamente altre 250 località che hanno manifestato l'intenzione di metterli al bando. Legambiente ha inoltre deciso di lanciare una campagna per dire Stop ai sacchetti di plastica, nel timore che il governo decida di prorogare ancora il permesso alla commercializzazione: in tutte le prossime iniziative, da Goletta verde a Puliamo il Mondo, lanciamo un impegno volontario all'abbandono del sacchetto di plastica che puzza di petrolio, di spreco, di balene spiaggiate e di "trash vortex" nell'Oceano Pacifico".
Comuni Ricicloni 2010 è stato realizzato da Ecosportello Rifiuti, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e in collaborazione con Conai, Federambiente, Fise Assoambiente, Anci, Cial, Comieco, CoRePla, CoReVe, Rilegno, Centro di Coordinamento RAEE, Achab Group, Novamont, Consorzio Italiano Compostatori, Scuola Agraria del Parco di Monza e la rivista Rifiuti Oggi.
Lisa Zillio
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