05/05/2021 - 10:46

Una suola di plastica riciclata per proteggere gli zoccoli dei bovini

Circular Economy e benessere animale.

Al via il progetto di economia circolare realizzato da Idea Plast in collaborazione con Assocalzaturifici, Aral (Associazione regionale allevatori della Lombardia) e Punto 3, per la produzione di una suola in plastica riciclata realizzata con gli scarti in plastica provenienti dalla lavorazione del settore calzaturiero, che aiuta a curare la zoppia bovina, una patologia che colpisce il 40% dei bovini (si tratta di un'infezione che si sviluppa dal piede dell'animale, che verrebbe risolto applicando la suola sullo zoccolo dell'animale).  
Foto di Nadine Doerlé da Pixabay
Economia circolare: dal recupero degli scarti plastici del settore calzaturiero la soluzione per una patologia che colpisce fino al 40% dei bovini. 
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Assocalzaturifici, ARAL, Punto 3 e Idea Plast, che ha progettato e realizzato la calzatura destinata ai bovini.

Una suola realizzata in plastica riciclata che aiuta a trattare una delle principali patologie che colpisce i bovini. Quello realizzato da Idea Plast - azienda con sede a Lainate, in provincia di Milano, leader in Italia nella progettazione e realizzazione di oggetti, manufatti e arredi urbani in plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata - in collaborazione con Punto 3 (società di Ferrara specializzata in progetti per lo sviluppo sostenibile), Assocalzaturifici e Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, rappresenta un esempio concreto e virtuoso di come attraverso l’economia circolare, due mondi lontanissimi (il settore calzaturiero e quello dell’allevamento dei bovini) possano riuscire a parlarsi, collaborare e trovare soluzioni concrete a specifici problemi.

Il progetto, sostenuto con il finanziamento di un bando di Regione Lombardia, nasce dalla constatazione che le aziende calzaturiere generano ogni anno tonnellate di scarti di produzione, frutto del processo di lavorazione della pelle e della gomma, i principali materiali utilizzati nella realizzazione delle calzature. Se la pelle è un materiale che si presta facilmente al riutilizzo, gli scarti di lavorazione della gomma diventano invece per la quasi totalità rifiuti destinati alla termovalorizzazione, rappresentando un costo per le aziende sia di tipo economico, incidendo sui costi di gestione del processo, sia ambientale, poichè viene bruciato del materiale che potrebbe invece essere riutilizzato, evitando la produzione di tonnellate di gas ad effetto serra.

Il progetto prevede il riutilizzo degli scarti in plastica utilizzati nella realizzazione delle suole delle scarpe antinfortunistiche e la loro trasformazione in un nuovo materiale lavorabile per poi sviluppare una suola da utilizzare per guarire le zoppie del bovino.

L’iniziativa ha coinvolto diversi stakeholder e prodotto trasversalmente benefici economici: per le aziende calzaturiere, che finora hanno sostenuto costi per lo smaltimento degli scarti e che ora invece riceveranno un corrispettivo economico, ma anche per gli allevatori sia italiani che esteri, che potranno ridurre le perdite determinate dai capi colpiti dalla zoppia. Il progetto potrebbe interessare potenzialmente un mercato che a livello europeo si stima in oltre 30 milioni di capi, consentendo di estendere i concetti di sostenibilità ambientale ed economia circolare anche in settori fortemente impattanti dal punto di vista ambientale come quello calzaturiero e zootecnico.

Concretamente, Idea Plast utilizzerà gli scarti in plastica utilizzati per la produzione delle suole delle calzature antinfortunistiche per la realizzazione di uno “zoccolo” che aiuterà gli allevatori a curare la zoppia bovina, una malattia che oggi colpisce fino al 40% dei bovini e rappresenta la terza causa di perdita economica per gli allevatori di bovini da latte, stimata in circa 400 euro per ogni capo.

Nel dettaglio, la patologia si manifesta come un’alterata andatura del bovino, conseguente a uno stimolo molto doloroso che colpisce per più del 90% i piedi posteriori dei capi, interessando nello specifico l’unghione esterno. La zoppia è causata un intenso dolore all’arto dovuto a varie patologie. In questo modo, oltre all'evidente calo del benessere degli animali viene ridotta la capacità di produrre latte e la possibilità di manifestare comportamenti naturali che aiutano ad ottimizzare la performance riproduttiva della mandria, determinando così seri danni economici e gestionali per l’allevatore.

“Trasformare qualcosa che abbiamo scartato in un qualcosa di nuovo e riutilizzabile rappresenta un forte messaggio sociale, perché ci fa capire come una corretta gestione dell’intera filiera dalla produzione al recupero fino al riutilizzo, possa trasformare la plastica da rifiuto in risorsa. -  ha dichiarato Alessandro Trentini, fondatore e direttore tecnico di Idea Plast - Crediamo molto in questo progetto perché oltre a far dialogare settori che forse mai avrebbero immaginato di poter entrare in contatto, rappresenta per l’Italia una novità assoluta e conferma la centralità dell’attività di Ricerca e Sviluppo nella ricerca di soluzioni che consentano di trasformare un problema in una opportunità, col valore aggiunto di orientarla ai valori della sostenibilità. Personalmente credo sia fondamentale investire in Ricerca e Sviluppo, per questo ogni anno destiniamo il 25% del fatturato a tale attività”, ha concluso Trentini.

“Ideare e realizzare nuovi progetti di economia circolare porta con sé oggi più che mai l’opportunità di ottenere contemporaneamente concreti risultati sui tre ambiti della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Senza dimenticare che tutto il contesto normativo spinge oggi in questa direzione - dal Piano UE per l’Economia Circolare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – risulta fondamentale attuare iniziative di questo tipo e quantificare il loro impatto positivo, per rendere concrete e misurabili le azioni di sostenibilità realizzate dalle imprese" afferma Stefano Secco, responsabile dell’area Responsabilità Sociale d’Impresa di Punto 3.

La quantificazione dell’impatto del processo produttivo “circolare” sarà realizzata da Punto 3 con la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e raffrontata allo scenario base rappresentato dal precedente modello di economia lineare. L’analisi, svolta in accordo alla norma ISO 14044, riguarderà l’intero ciclo di vita del processo e metterà in luce le ricadute ambientali, in termini di emissioni di CO2, generate nei due scenari.

Idea Plast 

Idea Plast è stata fondata nel 1988 da Alessandro Trentini, ha sede a Lainate (MI) e dal 2000, Idea Plast studia e sviluppa soluzioni per trasformare gli scarti e i rifiuti plastici in nuovi prodotti e realizza oggetti, parchi gioco, manufatti e arredi urbani utilizzando plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata. Collabora attivamente con l’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente, la campagna nazionale per la promozione e il monitoraggio civico del Green Public Procurement, finalizzata ad accelerare il processo di riconversione ecologica del mercato di beni e servizi. Facendo propria la filosofia delle cinque R (Riduzione, Recupero, Riciclo, Riutilizzo e Ricerca), oggi Idea Plast affianca su tutto il territorio nazionale le amministrazioni comunali e le aziende che vogliono sposare il proprio business alla sostenibilità, con particolare attenzione all’utilizzo di plastica in seconda vita, limitando l’impatto delle proprie attività sul territorio e la comunità che lo abita.

Punto 3

Punto 3 è la società di consulenza nata nel 2003 e sin dalla sua fondazione specializzata nella ideazione e nello sviluppo di progetti per lo sviluppo sostenibile. Forte dei suoi 17 anni di esperienza, oggi apporta il proprio know-how a clienti pubblici e privati attraverso 6 aree operative: Green Public Procurement, Analisi Ambientali, Eventi Sostenibili, UNESCO e Green Marketing Territoriale, Responsabilità Sociale d’Impresa, Processi partecipativi e comunicazione di sostenibilità. 

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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