21/04/2020 - 12:50

Tagli, traumi, scottature: SOS in cucina

Salute e infortuni domestici.

Tre semplici rimedi per i piccoli incidenti in cucina.

domestic accidents

Stiamo a casa. È l’imperativo che troneggia su questi giorni di lockdown, ed è bene restare nella propria abitazione per l’incolumità propria e altrui. Ma restare a casa non sempre equivale all’immunità da ogni tipo di pericolo: non tutti lo sanno, ma gli incidenti domestici sono molto più frequenti di quanto si immagini.

I più disparati ambienti della propria abitazione, infatti, sono ogni anno teatro di cadute, traumi, ferite da taglio e scottature. Dai casi rari e insoliti agli incidenti più comuni, circa una persona su dieci, secondo l’Istat, dichiara di aver avuto almeno un incidente domestico nei precedenti tre mesi. Un dato che fa riflettere: come prevenire questo potenziale pericolo? Cosa fare per evitare di farsi male? E, quando ormai siamo coinvolti in un – si spera – lieve incedente, cosa bisogna fare e quali sono i rimedi più efficaci? Sebbene infatti esistano in commercio prodotti efficaci contro ferite e traumi, come quelli proposti nella serie Ialuset Plus, sono vari i comportamenti da adottare per prevenire situazioni spiacevoli, e altrettanti quelli per intervenire prontamente marginando i danni.

Ma quali sono gli incidenti domestici più comuni? Partiamo da un semplice dato di fatto: circa il 40% degli infortuni avviene in cucina, luogo prediletto di ricette e accoglienza, cuore del focolare domestico, imprescindibile fulcro della convivialità, dove il sapere antico della tradizione culinaria (e non solo) si tramanda di generazione in generazione. Forse proprio perché si tratta di una delle stanze della casa più vissute, più sfruttate, più frequentate, la cucina è anche lo scenario della netta maggioranza degli incidenti casalinghi. Sicuramente anche il genere di attività che si svolge nella cucina concorre ad incrementare la casistica degli infortuni domestici: si tratta del posto in cui si maneggiano coltelli, lame, apparecchi elettrici, fiamme libere, sostanze scivolose, liquidi bollenti, oggetti pesanti... Insomma, non certo quello in cui ci si concede un sonnellino, si legge un libro o ci si veste prima di andare a lavoro. Le statistiche ci informano che anche il bagno e le scale – com’è prevedibile – sono luoghi ad alta percentuale di rischio (vi avvengono, in entrambi i casi, l’8% degli infortuni), ma la cucina (con il 36% dei casi), resta il posto di gran lunga più “pericoloso”.

Il sito del Ministero della Salute fa chiarezza sul tipo di infortunio più ricorrente, tra quelli che avvengono non solo in cucina, ma in generale in qualsiasi ambiente del proprio appartamento. Tra i più comuni troviamo:

  • le ferite da taglio (41%). Sono, ovviamente, i tagli procurati da coltelli e lame usati nella preparazione dei pasti, ma anche da oggetti taglienti come vetri di bicchieri e bottiglie rotte, detriti di ceramiche, scatolette di latta usate per la conservazione del cibo. Più raramente, il taglio può avvenire in seguito a cadute e traumi;
  • le cadute (29%), sono infatti al secondo posto tra gli incidenti più comuni. Qui il fattore età svolge un ruolo determinante: a inciampare e cadere sono molto spesso persone con ridotta capacità motoria o con difficoltà di deambulazione, anziani in primis. I casi più comuni riguardano le famigerate cadute dalle scale, che costituiscono anche la circostanza più pericolosa, quella in cui la possibilità di procurarsi gravi danni è più alta. Seguono tappeti e tappetini scivolosi, sgabelli; per non parlare degli oggetti di ingombro, che possono facilmente diventare un ostacolo in cui inciampare;
  • le ustioni (6%) costituiscono una tipologia di incidente domestico tipicamente associata alla cucina e, in particolare, alla preparazione dei pasti. Probabilmente una volta nella vita chiunque si è scottato con l’acqua bollente in cui cuoceva la pasta, o con il vapore creato dall’atto di scolarla. Non mancano all’appello nemmeno le ustioni provocate dalle fiamme dei fornelli e da pentole, padelle, griglie e utensili roventi; un altro grande “classico” è rappresentato dall’olio bollente per la frittura.

La percentuale restante, suddivisa tra avvelenamenti accidentali, infortuni provocati da circuiti elettrici e quelli causati dalla manipolazione di sostanze tossiche o urticanti, vede purtroppo molto spesso protagonisti i bambini, inconsapevoli vittime della propria curiosità.

Cosa fare in caso di tagli, scottature o traumi da caduta? Il nostro consiglio è sempre, innanzitutto, quello di consultare un medico o un operatore sanitario in grado di far luce sulla gravità del problema e sull’eventuale necessità di una visita in pronto soccorso. Qualora siate certi di poter curarvi autonomamente, ecco alcuni semplici consigli per farlo al meglio (o per tamponare la situazione prima di una visita più accurata da parte di un esperto).

  • Piccoli tagli. Se il taglio non è profondo è bene procedere immediatamente alla sua medicazione. Per prima cosa la feriva va disinfettata, poi va applicato un cerotto della corretta misura, poi è bene tenere la zona della pelle interessata ben pulita (ad esempio indossando un guanto di lattice se il taglio si trova su un dito). Esistono in commercio delle ottime pomate cicatrizzanti, che possono aiutare la ferita a guarire prima.
  • Cadute. In caso di cadute la cosa migliore è prevenire, perché il trauma da caduta può causare danni molto gravi in circostanze particolarmente sfortunate. È bene quindi indossare calze e calzature antiscivolo, accendere la luce quando ci si muove di notte, dotare tappeti, tappetini e il piatto della doccia di reti di gomma che non li facciano scivolare sul pavimento, ecc.
  • Scottature. Avere nel cassetto dei medicinali una crema anti-scottature è davvero indispensabile, ma nel caso in cui non si avesse a portata di mano una pomata del genere, si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali. Tra i vari che si trovano in rete, noi vi consigliamo un metodo semplice che prevede l’uso di materiali sempre reperibili: acqua e olio d’oliva. Passare la scottatura sotto un getto (non troppo forte) di acqua fredda e poi applicare un abbondante strato di olio d’oliva aiuterà infatti la pelle a non deteriorarsi, velocizzando la guarigione.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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