13/04/2023 - 14:33

Sonno migliore? Queste sono le attività da svolgere

Salute

Il riposo notturno è fondamentale per la propria salute. A volte si tende un po’ a sottovalutare questo aspetto e a trattarlo in maniera superficiale, ma è facile accorgersi di quanta differenza ci sia al mattino dopo aver passato una notte insonne oppure dopo aver riposato bene.

sonno Foto di Claudio_Scott da Pixabay

Il riposo notturno è fondamentale per la propria salute. A volte si tende un po’ a sottovalutare questo aspetto e a trattarlo in maniera superficiale, ma è facile accorgersi di quanta differenza ci sia al mattino dopo aver passato una notte insonne oppure dopo aver riposato bene.

Una recente infografica sul sonno notturno, tra le altre cose, ha permesso di capire un po’ più a fondo quali tipologie di attività possono condizionare in maniera positiva o meno, il riposo notturno.

Le varie fasi del sonno

Prima di dare un’occhiata alle attività che si riflettono meglio o peggio sulla qualità del sonno, conviene avere le idee ben chiare in merito alle fasi che caratterizzano il sonno di ognuno di noi. Ciascuna di queste fasi, a dispetto di quanto si potrebbe superficialmente pensare, incide moltissimo sul benessere dell’organismo.

La prima fase è quella del sonno leggero, e si caratterizza per essere quella più superficiale, in cui è più facile svegliarsi. Dal sonno leggero si passa alla seconda fase, ovvero quella del sonno profondo, in cui il cervello finisce per spegnersi sul serio ed è più difficile svegliarsi. È in questa seconda fase, tra l’altro, che il corpo ripristina i corretti livelli di energia. Il sonno REM rappresenta la terza fase ed è più che altro legata all’attività cerebrale e non tanto a quella del corpo. Proprio durante questa ultima fase si concentra buona parte dei sogni che si fanno ogni notte. Nelle sedici ore in cui i bambini riposano quando sono molto piccoli, ecco che circa la metà avviene proprio nella fase REM.

Pulire la camera da letto? Vi fa dormire meglio!

Sul blog del casinò Betway Casino Online, uno dei leader del settore, si è voluto approfondire proprio il tipo di attività che possono favorire il sonno oppure sono in grado di creare degli ostacoli al proprio riposo notturno. Cominciando da quelle più benefiche per il sonno, troviamo la meditazione. In effetti, non era difficile considerarla come una delle attività migliori per rilassarsi proprio prima di andare a dormire. Secondo gli esperti è sufficiente anche solo una mezz’oretta di meditazione prima di coricarsi per poi riposare molto meglio.

Estremamente benefica anche l’attività di fare una maschera per il viso, che rientra nel campo del benessere della persona, che quindi già di per sé aiuta a portare una ventata di freschezza, ma soprattutto a va a ridurre stress e ansia. Il punteggio medio che è stato rilevato durante l’indagine parla di una media del sonno pari al 90%, con un tempo in cui i partecipanti in media sono rimasti svegli di notte pari a soli 14 minuti.

Anche ascoltare la musica e, a sorpresa, pulire la camera da letto, sono attività che fanno la differenza, in quanto si riflettono positivamente sul riposo notturno. Se da una parte ascoltare la musica porta probabilmente a restare svegli un pochino di più durante la notte, d’altro canto si ottiene una qualità del sonno di tutto rispetto, pari all’87%, esattamente come quella registrata dopo la visione di una commedia divertente.

No ai true-crime e ai workout casalinghi di sera

Tante persone sono convinte che allenarsi di sera sia la soluzione migliore per stancarsi e poi dormire meglio. Non è assolutamente così e lo conferma anche questa ricerca. Fare un allenamento a casa, infatti, porta a restare svegli molto a lungo durante le ore notturne (ben 27 minuti registrati in media dai partecipanti), con un punteggio medio di qualità del sonno pari al 73%.

Ancora peggio fanno la visione di un film horror oppure di un true-crime, che si collocando direttamente in fondo alla classifica delle attività che fanno meglio per favorire il sonno. Occhio anche all’uso dei social media e dei cellulari, che può riflettersi negativamente sulla qualità del sonno.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile

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