30/01/2023 - 18:18

SIMA, ogni anno 80mila morti premature in Italia per inquinamento atmosferico

L’Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 80mila decessi prematuri all’anno. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando la ricerca diffusa da Legambiente secondo cui 29 città sforano i limiti di polveri sottili nel 2022.

smog

Il nuovo report di Legambiente Mal'Aria di Città 2023 è impietoso: nel 2022 sono state 29 su 95 le città che hanno superato i limiti giornalieri di polveri sottili Pm10. Torino si piazza al primo posto con 98 giorni di sforamento, seguita da Milano con 84 e Asti con 79. Modena, Padova e Venezia hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti di Pm10 (35 giorni all'anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi al metro cubo).
Rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030, situazione ancora più critica: fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61% per l’NO2
"L'inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza" dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. "In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l'Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da Pm2.5, pari a 1/5 di quelli rilevati in tutto il continente" precisa Ciafani.

Sul rapporto di Legambiente è intervenuta anche la SIMA, la Società Italiana di Medicina Ambientale, che ha sottolineato come l'Italia sia il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 80mila decessi prematuri all’anno. “Gli effetti diretti dell’inquinamento sulla salute umana interessano diversi apparati ed organi – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani – Le patologie dell’apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia (Eventi coronarici e Infarto Miocardico Acuto, 9.000 casi/anno - Ictus cerebrali, 12.000 casi/anno), seguiti dalle patologie dell’apparato respiratorio (7.000 decessi prematuri/anno). Gli effetti indiretti dell’inquinamento portano fino al +14% di aumento di incidenza per tutti i tumori nei siti inquinati (Mesoteliomi, 1.900 casi/anno da esposizione ad amianto - Tumori testicolari, +36% d’incidenza nei siti inquinati – Leucemie, +66% d’incidenza nei siti inquinati - Linfomi, +50% d’incidenza nei siti inquinati - Sarcomi dei tessuti molli, +62% d’incidenza nei siti inquinati - Tumori polmonari, +29% d’incidenza nei siti inquinati - Tumori vescicali o renali, +32%  nei siti inquinati - Tumori della mammella, +50% d’incidenza nei siti inquinati)”.

E’ imprescindibile e non più rimandabile agire in fretta per ridurre drasticamente le principali sorgenti emissive dell’inquinamento atmosferico: in tale direzione Sima ha proposto al Governo di mitigare gli effetti nocivi dello smog partendo dagli edifici urbani, attraverso incentivi volti a facilitare interventi di rivestimento di superfici murarie e vetrate con un “coating” fotocatalitico al biossido di titanio a base etanolo, che ha dimostrato in studi scientifici di essere attivato da luce naturale a svolgere un’azione di scomposizione e riduzione degli inquinanti atmosferici. Una Mitigation Action che l'Europa apprezza e valorizza” – conclude Miani.

 

Mariangela Lomastro
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