01/01/2013 - 01:00

Sempre più mense scolastiche usano le stoviglie lavabili o biodegradabili

Molti comuni hanno sostituito nelle mense scolastiche le stoviglie usa e getta e le bottigliette di plastica con piatti riutilizzabili (o biodegradabili al 100%) e acqua del rubinetto. Gli esempi di Roma, Ferrara, Lucca e altri comuni più piccoli. Il fenomeno è in continua crescita: altri comuni partiranno nel 2010.
Nel 2009 il Comune di Roma ha introdotto nel nuovo Capitolato speciale per la gestione del servizio mense scolastiche una serie di iniziative volte a ridurre la produzione di rifiuti, le ditte vincitrici della gara d'appalto devono servire i pasti in piatti di ceramica fondi e piani con peso massimo di 750 g cadauno, utilizzare bicchieri in vetro infrangibile e posate in acciaio, tovaglie e tovaglioli in carta riciclabile priva di materiali plastici ai fini dell'inserimento, dopo l'uso, nei contenitori dei residui organici per compost; inoltre devono garantire la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti.
L'igienizzazione delle stoviglie (pentole, piatti, bicchieri, posate inox) e di ogni altro strumento utilizzato nella preparazione, nel confezionamento, nella distribuzione, nel consumo, nel trasporto e nella somministrazione dei pasti, deve essere effettuata con lavaggio in lavastoviglie. Le ditte inoltre sono obbligate a utilizzare detergenti a basso impatto ambientale. Qualora non vi sia spazio sufficiente nello spazio mensa per l'installazione di un'adeguata lavastoviglie o non sia possibile garantire un'efficace organizzazione delle operazioni di igienizzazione e stoccaggio di piatti, bicchieri e posate il comune propone due possibilità: l'impiego di piatti e bicchieri monouso purchè in materiale biodegradabile, compostabile e riciclabile da abbinare con posate inox (da lavare in lavastoviglie di piccole dimensioni) o in alternativa l'utilizzo di idonei centri di lavaggio e igienizzazione esterni.
Le ditte vincitrici gestiranno il servizio per i prossimi 5 anni (e non più 3), con scadenza al 31 dicembre 2012: una novità introdotta dal comune per consentire alle ditte di operare in maggiore stabilità e di effettuare investimenti meglio ammortizzabili nel tempo, traducibili in maggiore qualità del servizio.
Ferrara invece ha elaborato da poco un nuovo Capitolato per il servizio di refezione nelle scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, inserendo un articolo dedicato alla politica ambientale Emas del comune. Da ottobre Ferrara ha scelto di sostituire nelle mense scolastiche le poco sostenibili stoviglie in plastica usa e getta con stoviglie biodegradabili e compostabili al 100%, distinguendo però tra scuole dell'obbligo e scuole dell'infanzia.
Le scuole primarie e medie inferiori di primo grado scodellano pasti, rigorosamente biologici, in piatti biodegradabili a doppio scomparto; anche tovaglie e tovagliette sono biodegradabili mentre le posate sono in acciaio inox. In mensa i bambini bevono acqua fresca di rubinetto da bicchieri monouso in plastica; quando invece fanno l'intervallo in giardino possono bere da una caraffa d'acqua fresca di rubinetto posta in bella vista su un tavolo: solo in questo caso si utilizzano i bicchieri di carta. L'acqua viene prelevata obbligatoriamente dai rubinetti delle cucine (situate in zone distaccate dalle aule) e non dai bagni.
Le scuole conservano però una scorta di acqua in bottiglia, che utilizzano solo in casi eccezionali: nell'eventualità di acqua di rubinetto "brutta" (quando può risultare sporca per lavori nelle tubature) e durante le gite scolastiche, quando vengono distribuite ai bambini le "colazioni al sacco" con bottiglietta d'acqua da mezzo litro "per il viaggio" inclusa. Da quest'anno Ferrara sta cercando di avviare la raccolta differenziata dei rifiuti in tutte le mense delle scuole.
Tommaso Tautonico
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