01/01/2013 - 01:00

Rifiuti: partita la Extreme Everest Expedition 2010

E' partita la "Extreme Everest Expedition 2010", la prima spedizione sul tetto del mondo con l'obiettivo di ripulire la cima dell'Everest dalla spazzatura lasciata dagli alpinisti nel corso di decenni di esplorazioni.
L'Everest, infatti, viene considerato uno dei luoghi piu' inquinati del mondo. La spedizione, guidata dall'alpinista Namgyal Sherpa che ha gia' raggiunto la vetta sette volte, tentera' questa nuova impresa: ripulire il tetto del mondo partendo dal South Col, la cosiddetta "dead zone", l'ultima sosta a 8.000 metri prima di raggiungere la vetta. E proprio questo la differenzia dalle precedenti iniziative di ripulitura che hanno riportato a valle tonnellate di rifiuti, ma mai raggiungendo una quota cosi' elevata. Da quando Edmund Hillary l'ha conquistata per la prima volta il 29 maggio 1953, piu' di quattromila alpinisti hanno scalato l'Everest per raggiungerne la cima, lasciandosi dietro spazzatura di ogni genere, bombole d'ossigeno esaurite, attrezzature abbandonate, scatolette metalliche e resti di tende. E, purtroppo, anche i corpi di tutti coloro che non ce l'hanno fatta e che devono ancora essere recuperati. "L'immondizia del passato e' stata fino a poco tempo fa sepolta sotto la neve. Ma ora e' venuta alla superficie, a causa del riscaldamento globale che ha provocato lo scioglimento della neve - ha commentato Namgyal Sherpa, leader della spedizione - questa e' la prima volta che si tenta di pulire la zona della morte. E 'molto difficile e pericoloso, ma oramai la spazzatura sta creando problemi agli scalatori, e alcuni rifiuti sono addirittura di Edmund Hillary".
Lisa Zillio
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