23/06/2016 - 14:45

Relazione sulla situazione energetica nazionale: Ialia in anticipo su obiettivo rinnovabili al 2020

La Relazione sulla situazione energetica nazionale pubblicata sul Mise illustra in maniera sintetica l'andamento del settore energetico nell'anno 2015. Nel 2015 sono infatti aumentati i consumi finali di energia (+4,1%), sostenuti da una più favorevole congiuntura economica.
Dalla relazione sulla situazione energetica nazionale è emerso che nel 2015, il consolidarsi dell'offerta di greggio e gas ha esercitato un'ulteriore pressione al ribasso sui prezzi; a tale riduzione è seguita una ripresa dei consumi nei paesi OCSE, in particolare in Europa. Si sono registrati incrementi in tutti i settori (usi civili +7,4%, trasporti +4,1%), a eccezione dell'industria, che registra una diminuzione del 1,8% rispetto all'anno precedente.

Per la prima volta dopo 10 anni si è ridotto il commercio mondiale di carbone. In Italia è continuata la transizione verso un sistema energetico più efficiente, autonomo e a minor intensità di carbonio. Nel 2015, dopo un trend negativo di 4 anni, è aumentata la domanda di energia primaria, sono aumentate le importazioni, specie quelle di idrocarburi, e il grado di dipendenza dall'estero. La minor produzione interna si è estesa anche alle energie rinnovabili: a ciò ha contribuito il ritorno della produzione idroelettrica a valori normali dopo la forte crescita del 2014 legata a uno straordinario livello delle precipitazioni.

Si è registrata una crescita delle rinnovabili termiche, in particolare legna e pellet per il riscaldamento, collegata principalmente alle temperature invernali più rigide rispetto al 2014 a fronte di una riduzione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo ha determinato il raggiungimento in anticipo degli obiettivi al 2020 in termini di incidenza delle rinnovabili sui consumi finali lordi di energia (17 per cento).

Il documento mette in evidenza come le politiche di sostegno all'efficienza energetica procedano nella giusta direzione: l'Italia ha raggiunto un terzo dell'obiettivo fissato a livello UE per il 2020, con i principali interventi concentrati nel settore residenziale. Il differenziale fra i prezzi dei prodotti energetici in Italia e nell'Unione europea rimane positivo, seppur in riduzione, sostanzialmente per effetto della diversa pressione fiscale
Marilisa Romagno
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