04/11/2023 - 11:55

Raccolta differenziata. Come la tecnologia aiuta l'ambiente

raccolta differenziata

La tecnologia che va incontro alla sostenibilità e all'ambiente. Sono sempre più diffuse le applicazioni per comunicare la raccolta differenziata ma anche per segnalare criticità sul territorio.

La raccolta differenziata in Italia registra una crescita costante. Diminuisce la quantità pro-capite di rifiuti smaltiti, in favore del riciclo. Dati e percentuali sono annualmente raccolti da ISPRA, ISTAT e da Legambiente. Quest’ultima promotrice dell’iniziativa “Comuni Ricicloni” tiene contezza dello sviluppo dei comuni in ottica di riciclo, smaltimento e produzione di rifiuti. La pratica della raccolta differenziata si è espansa nel corso degli anni in tutta Italia in accordo con la normativa dell’Unione Europea. Nel Belpaese il Nord si è adattato più velocemente alle nuove norme, mentre il Sud era rimasto indietro. Gli ultimi dati raccolti da Legambiente, però, hanno dimostrato che anche il Mezzogiorno sta incrementando la pratica della raccolta differenziata.

Sicuramente un grande aiuto ai cittadini sono state le varie applicazioni che con il tempo si sono diffuse nel mercato. Diversi Comuni, difatti, si sono dotati di start-app che aiutano nella comunicazione della raccolta differenziata, con la pubblicazione del calendario per esempio, ma anche nel giusto smistamento dei rifiuti. Le app in circolazione, dunque, aiutano il cittadino anche nel capire come differenziare un prodotto anche semplicemente scansionandone il codice a barre. Tra i vari servizi c’è anche quello di prenotare il ritiro di rifiuti ingombranti.

Sul mercato hi-tech le app sono tante e tutte gratuite per il cittadino. I comuni che ne fanno uso sono sempre di più, permettendo che le percentuali di differenziata aumenti, ma soprattutto dando un supporto a chi ha dubbi su dove buttare un determinato prodotto. Fino al 2018, difatti, i dati raccolti raccontavano di una percentuale poco superiore (55,5%, ndr) di rifiuti differenziati, causa anche la confusione degli utenti dovuta alla difficoltà di individuazione di metodi di smistamento dei rifiuti o materiali dei prodotti.

Da Junker a Dove lo Butto, passando per Rifiutologo, SILEA, ma non solo. L’elenco sarebbe lunghissimo e tutte le app a disposizione offrono servizi di vario tipo, anche la semplice notifica di promemoria per il tipo di raccolta che c’è in un preciso giorno.

Nonostante ciò, però, i numeri riguardanti il Park e River Litter, vale a dire dei rifiuti abbandonati nei parchi, nelle strade pubbliche, nelle zone fluviali sono altissimi. Nei report di settembre 2023 si registrano 25.051 rifiuti censiti in 57 parchi urbani e sulle sponde di 7 fiumi nell’intero Paese. Un rapporto che equivale a 3 rifiuti abbandonati ogni metro quadrato e 326 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari. Dati certamente preoccupanti: la litter activity, cioè l’abbandono di rifiuti di piccole dimensioni, ha una grande responsabilità nell’inquinamento delle città. Ma a questo si unisce anche l’abbandono di rifiuti ingombranti e di sacchetti, il cui censimento è quasi impossibile.

La tecnologia verde ha trovato la giusta via anche per questo. Infatti in alcune app sono integrati servizi di segnalazione in tempo reale per l’intervento in zone in cui si trovano rifiuti abbandonati, in caso di discariche a cielo aperto. Inoltre Jeff Kirschner ha sviluppato Litterati: un’applicazione che ha raggruppato una community virtuale nella quale chi raccoglie un rifiuto abbandonato può fotografarlo e scrivere qualche parola chiave che potrebbe risultare utile come geolocalizzazione di zone che necessitano maggiore attenzione e sorveglianza.

Simile c’è TrashOut, app che si occupa di combattere le discariche illegali. Di fronte a una segnalazione di rifiuti o discariche a cielo aperto, l’assistenza di TrashOut si attiva per inviare la segnalazione a enti che si occupano della pulizia del posto, ONG, Comune, Associazioni Ambientali. Seguirà l’organizzazione di un evento di pulizia a cui tutti possono partecipare. Come Litterati aiuta il censimento e la raccolta dei rifiuti che si incontrano per strada. Sul sito web, inoltre, è possibile trovare una mappa delle discariche illegali presenti sul territorio italiano, interagire e segnalare se queste sono state ripulite o sono ancora esistenti.

Insomma, il mondo si muove per salvare il pianeta, cercando di unire comodità, tecnologia e utilità per rendere la Terra più sostenibile.

Cristina Mariano
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