15/11/2012 - 12:45

Quanta acqua mi costi?

Vi siete mai chiesti quanta acqua ci vuole per far arrivare a tavola un piatto di pasta al pomodoro o una pizza margherita? Non stiamo parlando dei bicchieri necessari per mandare giù queste pietanze ma dell'acqua "nascosta", quella che occorre per produrre i cibi che mangiamo e i vestiti che indossiamo.
È di questa acqua virtuale e dell'indicatore dell'impronta idrica che si parlerà nell'incontro "Quanta acqua mi costi?", organizzato per il 15 novembre a Explora il Museo dei Bambini di Roma dall'associazione ambientalista Green Cross Italia, nell'ambito delle iniziative di promozione del concorso di educazione ambientale Immagini per la Terra. Cristiana Pulcinelli, giornalista e divulgatrice scientifica, illustrerà a un centinaio di studenti l'importanza dell'acqua e spiegherà come si usano e spesso si sprecano le risorse idriche per produrre i beni di consumo. Qualche esempio? Il cotone: un solo chilo, necessario per fabbricare un paio di jeans, ha un'impronta idrica di 11.000 litri. O la pelle, con cui si confezionano scarpe e borse: per un chilo si impiegano 16.600 litri di acqua. Ma anche nel cibo c'è tanta acqua: per produrre un etto di carne ci vogliono 1.550 litri di acqua, per una pizza margherita 1.300 litri.

Se misuriamo l'acqua contenuta in tutto ciò che consumiamo, otteniamo un'impronta idrica individuale altissima. Basti pensare che secondo i calcoli del Water Footprint Network l'impronta di un cittadino statunitense è pari a 2.500.000 litri all'anno, quella di un giapponese è di 1.150.000 litri. Che cosa fare, allora? Qual è la ricetta per non consumare il mondo? Sarebbe più semplice se le etichette contenessero un'indicazione precisa: questo ci permetterebbe di scegliere i cibi e i beni più sostenibili. Ma intanto si può cominciare con il comprare i prodotti che hanno un minore impatto. Per esempio, preferendo i cibi di origine vegetale a quelli di derivazione animale, più verdura e meno carne, più yogurt e meno formaggi, più frutta fresca e meno noci e noccioline.

Non a caso il ciclo di incontri organizzato da Green Cross ha come tema centrale "Inizia da te": ognuno di noi con le proprie scelte può dare un contributo alla riduzione dell'impronta idrica. Mentre ci sono ancora 884 milioni di persone nel mondo che non hanno accesso a fonti sicure e pulite, il 12 per cento di tutta la popolazione del Pianeta usa, anzi spreca, l'85 per cento dell'acqua disponibile sulla Terra. Sta a noi invertire questa tendenza e pianificare il futuro in modo che sia davvero sostenibile per tutti.
Marilisa Romagno
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