21/09/2021 - 16:02

Quali sono gli stadi più ecosostenibili al mondo?

Sport

L’industria mondiale del calcio ha fatto passi da gigante negli ultimi anni sul tema dell’eco sostenibilità ambientale e sulla sensibilizzazione della crisi ambientale e climatica che sta minacciando tutti gli ecosistemi della Terra. Uno degli esempi più fulgidi di questa rinnovata sensibilità è arrivato proprio nei giorni scorsi dall’Inghilterra.
 stadio olimpico [Foto di Markus Christ da Pixabay]
Nel derby tutto londinese tra Tottenham e Chelsea in Premier League (oggi il campionato nazionale di calcio più ricco e più in vista a livello internazionale), la compagine di casa degli Spurs ha lanciato ufficialmente la campagna #GameZero.

D’ora in avanti, infatti, tutte le gare di campionato che verranno ospitate al New White Hart Lane (o Tottenham Hotspurs Stadium) avranno l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni e l’impatto ambientale. E per fare questo, le due squadre e tutti i componenti delle società che giocheranno sul rettangolo verde di Tottenham avranno l’obbligo di raggiungere l’impianto sportivo a bordo di mezzi a emissioni zero. Inoltre, all’interno dello stadio non sarà più utilizzata la plastica, ma solo carta e cartone riciclabile per alimenti.

Inoltre ai tifosi che raggiungeranno la struttura sportiva a bordo di bici o con qualsiasi altri mezzi pubblici o privati a impatto ambientale zero saranno riservati sconti e promozioni lungo tutto l’arco della stagione sportiva. Infine, la società del Tottenham si è impegnata a piantare centinaia di alberi in una zona molto vicina allo stadio entro la fine del 2021 al fine di compensare, così, tutte le emissioni atmosferiche rimanenti.

Sempre dall’Inghilterra verrà avviata, di qui a qualche mese, la costruzione del primo stadio di calcio completamente (o quasi) eco friendly. Stiamo parlando del progetto della società del Forest Green Rovers, club che attualmente milita in League Two (il quarto livello dei campionati di calcio in Inghilterra, ovvero la Serie D italiana) e che a partire dall’anno prossimo giocherà in uno stadio nuovo di zecca e a impatto zero, costruito interamente in legno e altri materiali eco sostenibili.

Udine e Torino, l’esempio italiano

Anche in Italia abbiamo due validi esempi di stadi e strutture sportive di livello internazionale costruite seguendo una bassa incidenza dal punto di vista ambientale. Stiamo parlando di due progetti recentissimi: la Dacia Arena di Udine, dove gioca l’Udinese, e lo Juventus Stadium di Torino, casa della plurititolata società bianconera, la squadra di calcio che conta più tifosi in Italia e una delle più quotate a vincere lo scudetto per gli esperti delle scommesse calcio.

Per ristrutturare il vecchio stadio Friuli (costruito negli anni settanta), i progettisti della nuova arena sportiva dell’Udinese hanno pensato di ridurre sensibilmente il numero di posti a sedere (da 41mila agli attuali 25mila), portando la nuova struttura a consumare in media il 20% in meno di energia rispetto al vecchio stadio. In più, tutta la copertura del nuovo impianto è stata rivestita di sofisticati pannelli fotovoltaici che, in uno all’utilizzo di gas senza CO2, rende di fatto il nuovo stadio Friuli e tutte le sue aree interne (bar, ristoranti, palestre, negozi) completamente a impatto zero. Per garantire, inoltre, un impatto ambientale minimo anche dal punto di vista paesaggistico, il campo da gioco è stato mantenuto interrato, così da non intaccare visivamente il paesaggio circostante e lo splendido panorama delle Alpi Carniche.

Anche il nuovo stadio della Juventus, come dicevamo, è stato costruito rispettando i criteri del Protocollo di Kyoto. In questo caso si è puntato a rendere green tutte le fonti energetiche delle varie strutture connesse allo Stadium, partendo dall’energia elettrica, dall’acqua calda e dal riscaldamento che vengono prodotte interamente grazie alla luce solare. Inoltre, la progettazione delle strutture dell’impianti ha previsto il “riciclo” dei materiali (calcestruzzo, rame, ferro e alluminio) ricavati dalla demolizione del vecchio Stadio Delle Alpi, consentendo così anche un notevole risparmio dal punto di vista economico.

L’innovazione olandese

Dall’Italia ci spostiamo in Olanda e precisamente ad Amsterdam dove sorge la Johan Cruijff Arena, lo stadio che ospita le partite interne dell’Ajax, la società di calcio più rappresentativa dei Paesi Bassi. A detta dei suoi tifosi, questo stadio è, ad oggi, il più eco friendly al mondo. Senza dubbio l’impianto costruito nel 1996 e ristrutturato nel 201, presenta moltissimi punti che lo rendono uno dei più green a livello mondiale. Tra le varie, la produzione di energia della Johan Cruijff Arena viene alimentata da 4200 pannelli solari posizionati sulla copertura dello stadio oltre che da una turbina eolica. Inoltre, l’erba falciata dal campo viene portata in una fattoria poco lontano da Amsterdam per nutrire le capre il cui latte viene successivamente trasformato in formaggio e altri prodotti lattiero caseari che vengono poi venduti allo stadio.

Lo stadio più verde al mondo

Abbiamo parlato all’inizio del nostro viaggio tra gli stadi di calcio più eco sostenibili al mondo del progetto del nuovo impianto societario del club inglese del Forest Green Rovers. Da circa un decennio, ovvero con l’avvento della presidenza di Dale Vince, visionario imprenditore della green economy e patron di Ecotricity, la squadra della cittadina di Nailsworth ha radicalmente cambiato la visione di fare calcio in Inghilterra e nel mondo. I suoi giocatori, ad esempio, non mangiano carne (è la prima squadra di calcio vegana al mondo) mentre le divise di gioco sono state realizzate riciclando chicchi di caffè.

Il nuovo progetto di Dale Vince prevede la costruzione di un “eco stadio” che verrà realizzato, nelle sue strutture portanti, interamente in legno. Si chiamerà Eco Park Stadium e potrà ospitare, almeno nella sua fase iniziale, circa cinquemila persone (ma è già stato previsto un futuro ampliamento fino a diecimila posti a sedere, a seconda dei successi sportivi del club). Progettato dallo studio di architettura di Zaha Hadid, il nuovo stadio dei Forest Green Rovers vedrà la luce non prima di un anno e mezzo e, sostanzialmente, comprenderà due poli principali: il primo riguarderà la parte sportiva che ospiterà il campo di calcio e le tribune, il secondo invece ospiterà un campus universitario dedicato alle scienze sportive, la nuova sede della Ecotricity. L’intero progetto sorgerà all’interno di un grande parco verde nel Gloucestershire e, stando alle intenzioni del suo ideatore Dale Vince, sarà d’esempio per tante altre di società di calcio nel mondo.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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