21/12/2016 - 14:39

Prosciutto di Parma: maiali maltrattati e agonizzanti. Il video shock di “Essere Animali”

Maiali agonizzanti, lasciati morire di stenti, atti di cannibalismo tra simili e un comportamento brutale da parte degli operatori. Sono queste le scene riprese dal team investigativo dell’associazione "Essere Animali" che per 6 mesi ha monitorato costantemente le condizioni dei maiali in un grande allevamento intensivo fornitore del Prosciutto di Parma.
prosciutto_crudele
Il video girato dall'associazione mostra come, anche dietro ad un marchio considerato un'eccellenza del Made in Italy, possa nascondersi una realtà di terribile di sofferenza per gli animali: maiali malati lasciati morire di stenti, un ambiente privo di stimoli che spinge gli animali a sfogare le proprie frustrazioni sui propri simili, operatori che usano metodi violenti e disumani. 

Ma le cose non dovrebbero affatto andare cosi. Secondo la legge, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini (il decreto legislativo n. 122 del 2011) i maiali dovrebbero avere lo spazio idoneo per potersi alimentare tutti contemporaneamente in modo da evitare le “lotte per il cibo” e permettere anche a quelli più deboli di nutrirsi. Ma nell’allevamento oggetto dell’inchiesta di "Essere Animali"- fornitore del Prosciutto di Parma, lo ripetiamo - le cose non stanno affatto così: gli animali vivono in condizioni disumane e le mangiatoie sono disposte in modo tale che i maiali si avventano sul cibo ma non tutti riescono a sfamarsi. 

La produzione del Prosciutto di Parma è regolamentata da un disciplinare produttivo, depositato presso l'Unione Europea e gestito da un Consorzio che riunisce allevamenti, macelli e stabilimenti di lavorazione della carne. L'Istituto Nord Est di Qualità è l'organismo incaricato a provvedere ai controlli negli allevamenti, spiega l’associazione. 

Ma nonostante le certificazioni DOP, fino a quando la produzione di prosciutto sarà così elevata, gli animali dovranno essere rinchiusi in sistemi intensivi. Qui gli animali sono privati della possibilità di soddisfare gran parte delle loro esigenze etologiche e “anche dietro ad un marchio considerato un'eccellenza del Made in Italy ed esportato in tutto il mondo, possono nascondersi comportamenti brutali e violazioni alle già limitate norme sul benessere animale” continua "Essere Animali"

Clicca qui per scaricare il video girato dall’associazione. 

Rosamaria Freda
autore