21/03/2022 - 12:45

Progetto Posidonia: parte in Sardegna la prima attività di rigenerazione marina

Lo scopo del progetto è duplice: da un lato punta a ripristinare un'area di 100 mq di Foresta Blu a Golfo Aranci con la piantagione di 2500 piante posidoniacee; dall’altro mira a creare consapevolezza sull'importanza della salvaguardia degli ecosistemi marini e in particolar modo della Posidonia Oceanica implementando un progetto educativo con le scuole elementari e medie del territorio.

progetto Posidonia

zeroCO2, la startup italo-guatemalteca che sviluppa progetti di riforestazione ad alto impatto sociale in diverse regioni del mondo, annuncia una collaborazione con Worldrise, onlus attiva nella conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. Il progetto, che parte ufficialmente oggi, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, prende il nome di Posidonia, come la pianta subacquea, e rappresenta la prima attività di rigenerazione marina che avrà luogo in Sardegna.

La Posidonia Oceanica è una pianta marina che cresce solo nel Mediterraneo, fondamentale per l’equilibrio ecologico costiero. Infatti, un ettaro di Posidonia è in grado di ospitare fino a 350 specie differenti, favorendo la biodiversità. Inoltre ogni giorno un mq di Posidonia può generare fino a 15 litri di ossigeno. Purtroppo però nel Mediterraneo, negli ultimi 50 anni, il 29% delle praterie è regredito: ogni mq che perdiamo causa l’erosione di circa 15 metri di litorale sabbioso.

Durante questa settimana, fino al 25 marzo, zeroCO2 e Worldrise svilupperanno una serie di attività e appuntamenti che coinvolgeranno Philippe Cousteau Jr, nipote del noto esploratore oceanografo Jacques Cousteau  e fondatore di EarthEcho International, organizzazione ambientalista no profit sviluppata per sostenere la nuova generazione attiva per la protezione dell’oceano. Il progetto inizia oggi, in concomitanza della Giornata Internazionale delle Foreste e proseguirà anche domani, Giornata Mondiale dell’Acqua. Tra le attività previste: lezioni in aula, una bio-passeggiata e il monitoraggio della qualità dell’acqua marina con i kit di EarthEcho. Inoltre il 24 marzo ci sarà un’occasione di incontro tra gli studenti e Philippe Cousteau Jr, oltre ai partner, per il lancio ufficiale dell'inizio della messa a dimora delle piante che avrà ufficialmente luogo a maggio.

Come ha dichiarato Andrea Pesce, founder di zeroCO2 “Siamo orgogliosi di collaborare con Worldrise in questo progetto innovativo, siamo convinti che la crisi climatica si sconfigga solo attraverso la collaborazione. L’ambiente marino genera tra il 50 e l’80% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe un terzo dell’anidride carbonica emessa nell’atmosfera.” Come ha spiegato poi la Presidente di Worldrise, Mariasole Bianco “Proteggerlo significa salvaguardare il nostro futuro e con questo progetto di riforestazione possiamo agire in maniera concreta sia per la tutela della biodiversità sia per la lotta alla crisi climatica”. Il progetto di zeroCO2 e Worldrise rappresenta l’inizio di una rigenerazione del Mediterraneo per contrastare la scomparsa della Posidonia, e ripristinare il polmone blu del nostro mare.

Tommaso Tautonico
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