21/11/2014 - 12:26

Piano nazionale dissesto idrogeologico: finanziati 69 interventi per 1 mld. Per Genova 438 mln

Mai più alluvioni a Genova. Questo l'obiettivo a cui punta governo che ha stanziato 438 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico nella città ligure.
Si tratta di una delle misure contenute nel Piano nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico presentato a Palazzo Chigi nel corso del vertice con tutti i rappresentanti delle città metropolitane, delle Regioni e delle Autorità di bacino, organizzato dalla struttura di missione #italiasicura e coordinato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

Della somma complessiva destinata a Genova, 59.23 milioni sono già disponibili, e gli ulteriori 379 verrannno finanziati con Accordi di programma 2014-20120 e con lo  "Sblocca Italia". L'apertura del primo cantiere è prevista per i primi mesi del 2015, gli ultimi lavori nel 2020, spiega una nota di palazzo Chigi.

Il piano stabilisce interventi, costi, finanziamenti e stato della progettazione delle opere finalizzate alla riduzione del rischio di allagamenti e frane nelle più grandi città italiane e nelle rispettive aree metropolitane. Oltre un miliardo di euro sono stati stanziati per 69 interventi per la sicurezza delle dieci città metropolitane (tra cui appunto Genova) e di altre città delle Regioni a statuto speciale.

Il governo utilizzerà una corsia preferenziale che prevede un anticipo di finanziamento del Piano nazionale, chiesto alla Banca europea degli investimenti (Bei) e sostenuto dalla garanzia dei 110 milioni presenti nel Dl Sblocca Italia, spiega la nota dell'esucutivo. Questi primi 69 interventi - già cantierabili per 1.063,65 milioni - sono stati individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autorità di bacino, sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr. Riguardano opere decisive, alcune in ritardo di anni come quelle per Genova, Milano, Firenze, Napoli.

Entro il 4 dicembre tutte le Regioni dovranno presentare a Palazzo Chigi gli elenchi di opere e interventi con una scala di priorità definita dal livello di pericolosità e validata dalle Autorità di bacino e dalla Protezione Civile.

Complessivamente per l’intero territorio nazionale è previsto nel periodo 2014-2020 un investimento di 9 miliardi: 5 miliardi del Fondo sviluppo e coesione, 2 miliardi di cofinanziamento delle regionali e con fondi europei, e altri 2 miliardi sbloccati dalla struttura di missione dai fondi assegnati e non spesi negli ultimi 15 anni.

Gli interventi per la messa in sicurezza delle aree metropolitane riguardano precisamente 1.130 comuni dove vivono oltre 21 milioni di persone, circa il 40% della popolazione italiana. Nel corso dei lavori sono state anche esaminate puntualmente le singole necessità delle diverse aree metropolitane, ed è stata accolta con soddisfazione il primo fondo per 10 milioni nel collegato Ambientale per l’abbattimento e la delocalizzazione di edifici in aree fluviali, conclude il governo.

 “E’ una giornata importante non tanto per i fondi messi a disposizione quanto perché governo, sindaci e regioni tutti insieme hanno condiviso una priorità” ha commentato al termine della riunione il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Il problema della fragilità del territorio italiano “si risolve solo se c’è la consapevolezza da parte di tutti che il problema è serio e bisogna mettersi insieme per raggiungere l’obiettivo” ha aggiunto Galletti.

Infine Galletti ha annunciato che verrà predisposto “in tempi brevi” un decreto in cui saranno indicati i criteri con cui definire gli interventi prioritari da finanziare con i 110 milioni previsti nello “Sblocca Italia”.
Clicca qui per scaricare il comunicato del governo con l’elenco dettagliato di tutti gli interventi (città per città) previsti dal piano.

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Rosamaria Freda
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