25/09/2014 - 20:00

Nuova energia con nuova tecnologia per il recupero del Plasmix

Un nuovo passo avanti verso la massimizzazione di recupero del PLASMIX. Il Centro Sviluppo Materiali (CSM), CONAI e COREPLA presentano i risultati dell'innovativa sperimentazione del processo di gassificazione.
Si è tenuto presso la sede del Centro Sviluppo Materiali S.p.A. (CSM), il workshop di presentazione dei risultati del progetto di sviluppo industriale della innovativa tecnologia di gassificazione applicata al settore delle plastiche. I lavori hanno visto un'adesione ampia e qualificata di rappresentanti appartenenti ai diversi settori industriali, interessati ad approfondire possibili applicazioni e vantaggi della tecnologia CSM ai fini energetici applicata nello specifico agli scarti derivanti dai processi di selezione degli imballaggi in plastica. Tali scarti definiti generalmente plasmix (estremamente eterogenei e privati di tutte le frazioni che possono essere indirizzati al recupero di materia mediante riciclo meccanico), conservano infatti un potenziale energetico confrontabile con quello sviluppato da alcuni combustibili fossili (es. coke).

Il plasmix è stato dunque scelto come materiale oggetto dello studio di fattibilità commissionato da CONAI e COREPLA a CSM, con l'obiettivo di individuare un'ulteriore soluzione di valorizzazione degli scarti, consentendo ad esempio la realizzazione di impianti di piccole - medie dimensioni meno impattanti sul territorio e in grado di garantire il ritorno degli investimenti in tempi brevi. Il livello di rimuneratività è interessante anche considerando il solo recupero di energia tralasciando gli eventuali incentivi statali. Le prove sperimentali condotte al CSM di Castel Romano (Roma) su un impianto pilota di gassificazione da 100 kg/ora, hanno consentito di sviluppare una tecnologia innovativa (oggetto di brevetto) specifica per il plasmix per ricavarne un gas di sintesi (syngas) adatto a produrre energia. La soluzione sviluppata si basa su un tamburo rotante, tecnologia già ampiamente utilizzata per il trattamento di rifiuti speciali, e su elementi innovativi di immissione ottimizzata di agenti ossidanti (aria e ossigeno) lungo il reattore.

Il syngas prodotto è risultato idoneo per l'utilizzo nella produzione combinata di energia elettrica ed energia termica in impianti dedicati, modulari, di piccola-media taglia, ad alta efficienza energetica e basso impatto ambientale. Sulla scorta dei risultati della sperimentazione è stato realizzato il progetto di base di un impianto industriale in grado di trattare 4 tonnellate all'ora di plasmix. Le valutazioni di fattibilità economica ne dimostrano la convenienza, anche sfruttando solo l'energia elettrica prodotta e senza tener conto di eventuali incentivi da parte dello Stato sulla tariffa di vendita. Scenari ancora più favorevoli si possono delineare in funzione di localizzazioni dell'impianto che consentano l'intero sfruttamento dell'energia sia elettrica che termica. Inoltre, laddove sia possibile massimizzare l'utilizzo interno alla realtà produttiva, sede dell'impianto, dell'energia elettrica, in considerazione dell'attuale situazione tariffaria, si migliorerebbe ulteriormente il conto economico della gestione.
Marilisa Romagno
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