02/04/2024 - 11:11

Mobilità: gli italiani restano fedeli all’auto privata, ma oltre il 40% è disposto a rinunciarci in futuro

Il 97% degli italiani possiede un’auto di proprietà (il dato più alto in Europa), ma il 41%, soprattutto nella fascia d’età 18-34 anni, sarebbe disposto in futuro a rinunciarci. L’auto rimane il mezzo più utilizzato (94%), ma crescono il walking, i mezzi di micromobilità e, in controtendenza rispetto al resto d’Europa, il car sharing. Aumenta la propensione all’acquisto di veicoli elettrici: il 44% degli italiani (+15% rispetto alla media europea) prenderebbe in considerazione l’acquisto di un’auto elettrica, nonostante le preoccupazioni per costi, autonomia e ricarica.

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Gli italiani sono la popolazione che in Europa utilizza di più l'auto privata, ma allo stesso tempo sono coloro che dimostrano, soprattutto nella fascia di età più giovane compresa fra i 18 e i 34 anni, la propensione maggiore a considerarne l'abbandono in futuro, in favore di mezzi più green e sostenibili. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’Auto & Mobility Barometer diffuso dal Gruppo Europ Assistance e condotto in collaborazione con Ipsos. Secondo la ricerca, l’Italia conferma la sua posizione al vertice della classifica dei Paesi con il maggior numero di auto di proprietà, con il 97% del campione (il dato più alto in Europa) che ne possiede almeno una, seguita da Spagna e Portogallo (90%). D’altra parte, alla domanda se in futuro sarebbero disposti a considerare di rinunciare all’auto privata, quasi la metà degli italiani (il 41%, notevolmente al di sopra della media europea) ha dato una risposta affermativa.

Nuove abitudini di mobilità, guidate da preoccupazioni economiche, attenzione all’ambiente e ragioni familiari
Sebbene l’auto rimanga il mezzo di trasporto più usato (94%), la ricerca evidenzia come in Italia, al pari del resto d’Europa, si è assistito ad una evoluzione delle abitudini verso la mobilità "dolce": le persone scelgono di spostarsi sempre più con mezzi più sostenibili, un trend di crescita costante negli ultimi cinque anni, destinato a rafforzarsi ulteriormente in futuro. Il 43% degli intervistati dichiara di spostarsi a piedi più frequentemente rispetto a cinque anni fa (+30%) e il 40% di avere intenzione di camminare di più nei prossimi 12 mesi. Il 48% sceglie di spostarsi con la propria bicicletta muscolare, il 25% con quella elettrica, il 18% con il monopattino di proprietà e il 23% a bordo di biciclette o monopattini in sharing, con oltre il 35% del campione che afferma di avere incrementato l’uso di ciascuno di questi mezzi rispetto a 5 anni fa. In controtendenza rispetto al resto d’Europa, cresce in Italia il car sharing, attualmente usato dal 26% degli intervistati (+9% rispetto al 2022). A guidare l’evoluzione delle abitudini di mobilità degli italiani sono soprattutto le preoccupazioni legate al costo dei trasporti (33%), seguite dal cambiamento della situazione familiare (27%). Al terzo posto, le motivazioni ecologiche (25%): il 77% del campione dichiara di porre attenzione all’impatto delle proprie abitudini di mobilità sull’ambiente e il 64% (il 73% nella fascia 18-34 anni) di averle già modificate per renderle più green. In molti (79%) sono convinti che le questioni ambientali debbano essere una priorità per le Istituzioni e considerano corrette le misure adottate per rendere le auto meno inquinanti (73%).

Cresce, seppur a rilento, il potenziale delle auto elettriche
I veicoli elettrici faticano ancora a crescere, a fronte di una lenta diminuzione delle auto alimentate a diesel (41%, -4% rispetto al 2022) o benzina (37%; -1% rispetto al 2022). L’intenzione degli italiani ad acquistare una nuova auto elettrica nel prossimo anno è, però, la più alta d’Europa: il 44% del campione, ben 15 punti percentuali in più rispetto alla media e +5% vs 2022. Fra le principali motivazioni, la possibilità di risparmiare sul costo del carburante, le ragioni ambientali (entrambe al 40%) e il fatto che le auto termiche saranno sempre meno diffuse in futuro (34%). Le principali barriere all’acquisto rimangono i costi (di acquisto, 51% o manutenzione, 21%), la difficoltà di installare colonnine di ricarica nella propria abitazione (22%) o la mancanza di punti di ricarica sul luogo di lavoro (13%) e le preoccupazioni per l’autonomia della batteria durante i viaggi lunghi (29%).

Aumenta la propensione ad assicurare anche i mezzi di micromobilità e si rafforza l’interesse per le polizze basate sulla persona
Un terzo degli europei dichiara di avere coperture complete per la bicicletta e il monopattino, confermando una tendenza in crescita in tutti i Paesi coinvolti, compresa l’Italia. A possedere coperture complete per questo tipo di mezzi sono il 29% degli italiani (+7% rispetto al 2022), percentuale che sale al 39% nella fascia 18-34 anni, mentre diminuiscono coloro che non hanno attivato nessuna misura di protezione (39%, -6% rispetto al 2022). Il 66% prenderebbe in considerazione una polizza assicurativa per la bicicletta ed è interessato ai servizi di assistenza, in particolare in caso di incidente o guasto (35%). Oltre la metà del campione (il 58% degli italiani, soprattutto fra i giovani di età compresa fra 18 e 34 anni, con il dato più alto d’Europa e in crescita del 5% sul 2022) afferma di essere interessato alle polizze basate sulla persona, ossia quelle che coprono tutti gli spostamenti, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato.

Soccorso stradale, tracking del veicolo e auto sostitutiva si confermano i servizi più importanti; forte l’interesse per un budget di mobilità in caso di fermo del veicolo
Per quando riguarda le auto, la ricerca rileva un aumento in tutta Europa del budget medio destinato alle assicurazioni: in Italia, ammonta a 577 euro all’anno (stabile rispetto al 2022). In generale, i servizi ritenuti più importanti sono l’assistenza stradale (87%), il tracciamento del veicolo rubato (86%) e l’auto sostitutiva (85%). La capacità di effettuare un soccorso stradale specifico per i veicoli elettrici (63%), una mappatura dei punti di ricarica (59%) e delle officine di manutenzione certificate (53%) sono i servizi ritenuti maggiormente utili a supportare la diffusione delle auto elettriche. Gli italiani fanno meno ricorso al soccorso stradale rispetto al resto degli europei (solo il 40% vs il 50% della media europea, seppure in crescita del 9% rispetto al 2022), ma il 93% di loro sarebbe disposto a pagare un prezzo aggiuntivo per ricevere questo servizio, se fosse proposto come opzione in aggiunta ad una copertura standard. Inoltre, il 54% degli intervistati (il 71% nella fascia di età compresa fra i 18 e i 34 anni) si dimostra interessato a ricevere, in caso di immobilizzazione del proprio veicolo per incidente o guasto, un budget che gli consenta di continuare a spostarsi scegliendo il mezzo di trasporto preferito, una sorta di portafoglio digitale per usufruire di mezzi alternativi all’auto sostitutiva

Tommaso Tautonico
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