01/01/2013 - 01:00

Legambiente indaga a Bologna su turismo e beni culturali

Indagine sulle strutture ricettive di Bologna e provincia: gestori e turisti lamentano la scarsa promozione del territorio e del patrimonio storico naturalistico. E' quanto emerge dalle risposte di 236 hotel, agriturismi e B.&B. dell'area bolognese alle domande di Legambiente Turismo sulla promozione del patrimonio storico naturalistico.
Legambiente Turismo ha realizzato una indagine fra le strutture ricettive di Bologna e provincia per saggiare l'interesse verso la promozione del territorio, del paesaggio, della cultura, delle tradizioni, per migliorare la "performance ambientale" delle aziende turistiche e del territorio. L'iniziativa - nell'ambito del progetto di rete "L'acqua tra passato e futuro"- ha registrato un grande interesse fra gli operatori. Sono stati 236 gli esercenti fra hotel, agriturismi e B.&B. che hanno manifestato un interesse fornendo risposte dettagliate agli intervistatori. Infatti l'84% ritiene importante la promozione del patrimonio storico culturale; l'82,5% mostra interesse verso parchi naturali, riserve, percorsi naturalistici; l'81,5% ritiene importante poter disporre di materiali informativi (guide, depliants, brochure) in modo da poter soddisfare la richiesta che arriva dai clienti e spesso rimane inevasa. Il 73% delle aziende che hanno risposto all'indagine segnala come enti pubblici, consorzi, aziende private abbiano poco materiale da fornire e spesso limitato a itinerari "classici" (chiese e monumenti), lasciando completamente nell'ombra gran parte del patrimonio storico e culturale minore e soprattutto naturalistico. La carenza - a detta degli operatori della collina e dei territori della pianura - riguarda in particolare i materiali sugli itinerari naturalistici.

"Per l'ambientalismo la tutela del territorio, dei paesaggi, della cultura, delle tradizioni e della storia è da sempre un obiettivo prioritario - ha dichiarato Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Turismo - ma anche nell'economia turistica, la qualità ambientale delle località e delle strutture ricettive ha un peso crescente nella scelta delle destinazioni. Con l'iniziativa nel settore dell'ospitalità messa in atto dall'associazione si è realizzato in tanti territori un impegno per il rispetto dell'ambiente che migliora anche qualità e comfort. Si favorisce anche la scoperta del territorio, la conoscenza dei prodotti tipici, del patrimonio storico/culturale del luogo e la spinta per migliorare la vivibilità e la qualità dei servizi nella destinazione.

L'indagine realizzata da Legambiente Turismo a Bologna conferma i risultati di numerose ricerche di mercato realizzate per saggiare le tendenze del settore turistico. Questo emerge in particolare dalle ultime edizioni dell'Eurobarometro, realizzate dall'Istituto Gallup per conto dell'Unione Europea, "sulle intenzioni di viaggio dei cittadini europei" (interviste a 30.000 europei sulle destinazioni turistiche per il 2011) e dalla ricerca Doxa sulla "soddisfazione per alcuni aspetti del viaggio in Italia", realizzato con interviste ai viaggiatori con almeno un pernottamento nel nostro paese, che vede un alto gradimento di questi elementi accanto ad una insoddisfazione per la disponibilità di informazioni adeguate. Emerge inoltre, al di là degli itinerari turistici tradizionali, una crescente tendenza verso destinazioni "inusuali ed emergenti", alla scoperta di piccoli "tesori nascosti" di cui è ricco il nostro Paese, così come delle testimonianze di "archeologia industriale", cioè alla storia relativamente recente del sistema tecnico e produttivo.
Tommaso Tautonico
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