11/11/2014 - 13:24

Inseriamo il monastero di San Nicola di Casole tra i "luoghi del cuore" del Fai. Ecco come fare

E' doveroso inserire il monastero di San Nicola di Casole, di Otranto, in provincia di Lecce, tra i luoghi della nostra Penisola che vale la pena salvare, difendere e valorizzare.
Per farlo basta partecipare all'iniziativa "I Luoghi del cuore" promossa dal Fondo ambiente italiano (Fai), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si rivolge a tutti i cittadini italiani e stranieri affinché segnalino i luoghi italiani che amano e che vorrebbero vedere recuperati. Obiettivo del progetto è la sensibilizzazione di cittadini e istituzioni sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico, naturalistico del Paese.
 
Ma perché San Nicola di Casole dovrebbe essere inserito tra i nostri "luoghi del cuore"? Perché il monastero, posto a pochi chilometri a sud di Otranto, rappresenta uno siti più importanti del Salento, a livello storico, artistico e culturale. Secondo la ricostruzione storica, l'abbazia venne fondata nel 1098 da Boemondo I d'Antiochia e successivamente donata a un gruppo di monaci Basiliani guidati da Giuseppe, che ne fu il primo abate. 
 
Secondo invece i reperti archeologici rinvenuti nella zona, il sito del monastero fu già occupato sin dall'VIII o IX secolo. Sembra infatti che il monastero ospitò un circolo di poeti in lingua greca, guidato dall'abate Nettario, a cui appartennero, oltre allo stesso Nettario, Giorgio di Gallipoli, Giovanni Grasso e Nicola di Otranto. La biblioteca del monastero, che con numerosissimi volumi greci e latini divenne una delle più ricche d'Europa, venne distrutta nel 1480, in seguito alla battaglia di Otranto, nella quale la città dovette soccombere agli invasori Turchi. Ma non tutto andò perduto e grazie a Sergio Stiso, umanista grecista, e al Cardinale Giovanni Bessarione, patriarca di Costantinopoli, molti manoscritti furono salvati. 
 
Ma come funziona l'iniziativa del Fai? Saranno i cittadini, votando sul sito dell'iniziativa, a scegliere i luoghi italiani da "non dimenticare". Dopo di che spetterà al Fai inviare ai sindaci territorialmente competenti la notizia dell'avvenuta segnalazione, indipendentemente dai voti ricevuti dai singoli luoghi, affinché conoscano il vivo interesse dei cittadini nei confronti dei beni presenti sul loro territorio.
 
Non solo. Una possibilità speciale verrà data a quei beni che riceveranno almeno mille segnalazioni: potranno presentare al Fai una richiesta di intervento attraverso le Linee Guida per la definizione degli interventi. In base ad esse i proprietari, i concessionari, gli affidatari o i portatori di interesse di questi "luoghi del cuore" potranno presentare una richiesta di finanziamento diretto sulla base di specifici progetti d'azione. Una commissione interna, in collaborazione con le Direzioni Regionali del MiBACT, valuterà le domande pervenute e selezionerà i luoghi idonei a un intervento da parte del Fai. 
 
Non resta altro che votare dunque e salvare il monastero di San Nicola di Casole, testimonianza dell'antico patrimonio culturale della Terra d'Otranto, dall'incuria e dall'abbandono. Come fare? Visitando il sito dell'iniziativa oppure la pagina Facebook dedicata al progetto.
 
Votate subito e fate votare per riportare l'abbazia salentina agli antichi splendori!
Rosamaria Freda
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