17/08/2017 - 19:18

Inquinamento marino: il 40% dei campioni è contaminato da batteri

I risultati del monitoraggio effettuato da Goletta Verde lascia pochi dubbi: nel 40% dei casi i campioni delle acque prelevate hanno fatto registrare una carica batterica superiore alla norma.
inquinamento marino
"Il Mediterraneo è uno dei mari più minacciati dai rifiuti che galleggiano e da quelli spiaggiati". E' la frase che più di ogni altra esprime la preoccupazione di Legambiente per la salute dei nostri mari. Dopo 7mila km di navigazione si conclude il viaggio di Goletta Verde, un viaggio che mette in mostra il lato peggiore delle nostre spiagge: su 260 punti esaminati, 105 prelievi di campione hanno evidenziato una presenza di batteri oltre i limiti di legge. "Inquinamento legato alla presenza di scarichi fognari non depurati" denuncia Legambiente ad ansa.it e che ha "presentato alle Capitanerie di Porto 11 esposti, uno per ogni regione in cui sono presenti i malati cronici di inquinamento, sulla base della legge sugli ecoreati che ha introdotto i delitti ambientali nel codice penale, tra cui il reato di inquinamento ambientale".

Non solo batteri. Lungo le 46 spiagge monitorate i tecnici di Legambiente hanno rilevato la presenza di rifiuti da mancata depurazione: salviette, blister, assorbenti e soprattutto, quasi 7.000 cotton fioc. "E' il frutto della cattiva abitudine di buttarli nel wc e dell'insufficienza depurativa" afferma Legambiente.

Dei 105 campioni di acqua che risultati inquinati, in 86 casi l'inquinamento è risultato doppio rispetto ai limiti consentiti dalla legge. Le situazioni più pericolose sono state riscontrate alle foci di fiumi, torrenti, canali e fiumare. Solo nel 13% dei casi i campioni inquinati sono stati prelevati da spiagge affollate da turisti. La Sardegna continua ad essere la regione meno inquinata, seguita dalla Puglia.
Tommaso Tautonico
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