31/03/2020 - 13:57

Il boom dei monopattini elettrici: cosa c’è da sapere

 Smart mobility - mobilità elettrica.

Il Decreto Milleproroghe del 1 Marzo 2020 ha ufficialmente sancito l’inizio di una nuova era, quella della mobilità eco-sostenibile e della micro-mobilità urbana.

Il boom dei monopattini elettrici: cosa c’è da sapere
I protagonisti indiscussi di questa rivoluzione sono senza dubbio i monopattini elettrici, che vediamo sempre più frequentemente muoversi agilmente sulle nostre strade.

La legge
Con il recente decreto citato nelle righe precedenti, l’Italia regolarizza finalmente una realtà che, in altri parti del mondo, è già ben avviata e protagonista di una crescita vertiginosa. A Berlino, ad esempio, il monopattino elettrico (o e-scooter) è uno dei mezzi di locomozione più popolari, soprattutto grazie al settore dello sharing, che vede numerosi brand contendersi le strade della capitale tedesca. 

Ma cosa dice la legge italiana a riguardo? In sintesi, ecco i punti fondamentali:

  • I monopattini elettrici sono equiparati alla bici e non possono superare la potenza di 0,50 kW;
  • Se il conducente è minorenne, vige l’obbligo del casco;
  • Vietato l’uso al di sotto dei 14 anni;
  • I monopattini possono circolare sulle strade urbane dove vige il limite di 50 Km/h e non può essere superata la velocità di 25 Km/h sulla carreggiata e di 6 Km/h nelle aree pedonali. Sulle strade extra-urbane, il monopattino può essere utilizzato solo in presenza di pista ciclabile;
  • Vietato il trasporto di animali, oggetti o altre persone;
  • Nelle ore notturne, è necessario dotarsi di accessori riflettenti ed è obbligatorio munirsi di sistemi di illuminazione, sia anteriori, che posteriori.

Per i trasgressori di queste norme sono previste sanzioni che vanno dai 50 ai 200€.

Il futuro è roseo
Le norme appena viste sanciscono, come detto, l’inizio di una nuova era. Un fenomeno che è destinato a cambiare per sempre, ed in meglio, il volto delle nostre città. Per comprendere meglio l’impatto sul futuro, possiamo ispirarci a dei dati forniti da Hellbiz Italia, società operante nel settore dello sharing e già presente nelle aree metropolitane più importanti del Bel Paese.

Nei primi 6 mesi di circolazione sono state registrate più di 250 mila corse, con ben 80 mila registrati al servizio. Gli utenti sono per la maggior parte uomini, con età compresa fra i 16 ed i 23 anni, sebbene l’età media si stia gradualmente alzando. 2 Km la distanza media percorsa, ma anche questo dato è destinato a crescere con il tempo.

Per avere una chiara idea di ciò che accadrà in futuro, basta dare un’occhiata a ciò che sta avvenendo in altri Paesi dove la rivoluzione è iniziata già da tempo, per esempio gli USA, dove le corse medie sono hanno una lunghezza di ben 5 Km e l’esplosione del settore dello sharing ha creato un indotto fiorente, con la conseguente nascita di nuove figure professionali. Tra queste, gli addetti alla ricarica ed il trasporto dei monopattini. Professione che è già in sperimentazione anche in alcune città italiane.

Settore privato
Fino ad ora ci siamo concentrati perlopiù sul fenomeno del servizio di sharing messo a disposizione dai Comuni, che è il traino principale di questo nuovo settore. Ma cosa sta accadendo al settore privato?
Come è facile intuire, la liberalizzazione contenuta del Decreto Milleproroghe e le sperimentazioni già avviate da tempo nei Comuni per quanto riguarda lo sharing, stanno avendo un impatto importante sul mercato e, di conseguenza, sul modo di vivere e di spostarsi degli italiani.

Non è difficile pensare che molte persone investiranno su uno di questi nuovi mezzi di locomozione, che cambieranno per sempre il volto (e l’aria) delle nostre città. Ma come scegliere il monopattino adatto e conforme alle regole?

Con il boom del fenomeno, il mercato è ormai pieno di proposte per tutte le tasche e tutti i gusti. Per chi non riesce ad orientarsi, abbiamo trovato utile questa guida sui monopattini elettrici, dove si evidenziano alcuni dei modelli migliori in commercio ed i maggiori fattori da considerare per poter scegliere un modello adatto alle proprie esigenze, come per esempio l’autonomia o la resistenza del veicolo.

Non ci resta quindi che cavalcare questa nuova rivoluzione green, che siamo sicuri cambierà per sempre il nostro modo di vivere le città.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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