01/01/2013 - 01:00

Giovani e meno giovani. Insieme per far crescere l'impresa

Disponibile on line il primo studio elaborato da Fondazione Sodalitas insieme con 8 grandi imprese. Ramasco (Sodalitas): "Il gap generazionale può essere un fattore competitivo".
Sono stati presentati lo scorso 10 novembre durante il convegno "Le diverse età al lavoro: generazione Y, over 50 e dialogo intergenerazionale", presso la sede di Accenture, i primi risultati del LABORATORIO WORKING AGE promosso da Fondazione Sodalitas insieme con 8 grandi imprese: Accenture, Banca Popolare di Milano, IBM, Kraft Foods, L'Oreal, Randstad, Telecom Italia e Vodafone Italia.
Avviato nel gennaio 2010, il LABORATORIO WORKING AGE è nato su idea di Fondazione Sodalitas con l'obiettivo di raccogliere informazioni di scenario sulla gestione delle diverse età in azienda, tema che a fronte di un'elevata disoccupazione giovanile e di una difficoltà occupazionale per gli over 50 è di forte attualità. Più nello specifico, il LABORATORIO si è proposto di costruire e comunicare una conoscenza diffusa sul tema, condividere le esperienze delle singole imprese ed avviare sperimentazioni su specifici ambiti tematici i cui risultati possano essere presentati ad altre imprese ed ai rappresentanti delle Istituzioni.

Tutte le informazioni raccolte dal LABORATORIO WORKING AGE sono ora disponibili on line all'interno di una guida scaricabile direttamente dal sito della Fondazione (www.sodalitas.it).

"Il posto di lavoro è il luogo in cui ognuno è chiamato a confrontarsi con persone diverse da sé per genere, per livello di scolarizzazione, per le abilità, per nazionalità e, non ultima, per età - ha dichiarato Roberto Ramasco, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas - Anche dalla capacità di integrare queste diversità dipendono non solo il 'clima' aziendale ma anche le possibilità dell'impresa di competere sul mercato".

All'interno della guida "Working Age" le iniziative di active age management che le imprese hanno già intrapreso sono state suddivise all'interno di tre categorie, definite a seconda delle finalità che si prefiggono:
1.    Orientare i giovani nel mondo del lavoro e attrarre in azienda i talenti, cioè ampliare i confini aziendali, incontrare i giovani nel loro "ambiente" attraverso una presenza nelle scuole e nelle università, adattare i linguaggi della comunicazione d'impresa alle caratteristiche degli interlocutori, sviluppare iniziative di employer branding anche interattive, proporre posizioni costruite sul know how di esperienza, che rendano l'azienda attrattiva anche per le fasce più.
2.    "Far crescere" le persone in azienda sia in termini formativi che di performance, cioè valorizzare la "age diversity" come elemento centrale della cultura d'impresa, attivare iniziative di scambio generazionale e di cross-fertilization tra giovani e over 50, per dare voce alle diverse età (ne sono esempio il reverse mentoring di IBM, i community meeting di Accenture, la formazione dirigenti d'azienda di BPM, i graduate program di Vodafone).
3.    Favorire una migliore integrazione delle persone in azienda coltivando il senso di appartenenza, cioè informare i collaboratori sull'andamento dell'azienda, attivare strumenti di ascolto delle esigenze e dei bisogni per il benessere delle diverse fasce aziendali, sviluppare strumenti di flessibilità per rispondere alle esigenze di giovani e over 50, promuovere il volontariato d'impresa come strumento per includere ad aumentare motivazione e senso di appartenenza di giovani e over50.

Fondazione Sodalitas e le imprese partecipanti al LABORATORIO WORKING AGE intendono promuovere il lavoro svolto insieme impegnandosi a diffondere a livello nazionale i progetti già portati a termine, sviluppando un confronto attivo anche con gli interlocutori istituzionali e cercando la collaborazione e l'integrazione di queste esperienze con il mondo della scuola, affinché questa accresca la propria capacità di intercettare le reali necessità - in termini di competenze e di professionalità - del mondo dell'impresa.
Maddalena Cassuoli
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