27/11/2014 - 23:59

Ex inceneritore Saspi. La Procura di Lecce ordina il sopralluogo

Dopo la pubblica denuncia dello "Sportello dei Diritti", la Procura di Lecce ha ordinato il sopralluogo per fare chiarezza sull'Ex inceneritore Saspi.
Lo scorso 26 luglio lo Sportello dei Diritti ha portato alle luci della ribalta la questione relativa all'area ex Saspi nei pressi della tangenziale Est di Lecce.

Nell'occasione, l'associazione, infatti, si è impegmata nel ricordare l’esistenza di un'apposita inchiesta della Procura della Repubblica di Lecce, partita dall’esposto di un proprietario di un terreno vicino e in cui si ipotizzava la contaminazione dell’area.

Il memento dello Sportello causava le pronte reazioni della politica locale che con un coro quasi unanime hanno poi chiesto di far luce, andando a caccia di presunti veleni nei terreni e nelle acque prossime al vecchio inceneritore, da tempo in disuso, che per decenni ha bruciato i rifiuti di Lecce.

In data odierna, quindi, apprendiamo con soddisfazione del sopralluogo dei carabinieri del Noe di Lecce, guidati dal maggiore Nicola Candido, e dei consulenti già designati da tempo, Mauro Sanna (chimico) e Cesare Carocci (geologo).

Questa volta, alla presenza dei vigili del fuoco del Nucleo antibatteriologico (Nbcr) arrivano le ruspe, personale dell’Arpa e dell’ufficio tecnico comunale.

L'auspicio è di fugare ogni dubbio circa l’eventuale sussistenza di sostanze inquinanti.

Il Presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D'Agata ha espresso forte soddisfazione perché "dopo aver portato all'attenzione dell’opinione pubblica la macchina della Giustizia è partita ancora più spedita su una questione assai annosa per la quale finalmente potrà venire a galla la verità ed eventuali responsabilità - e  conclude - come avevamo già specificato la scorsa estate,  la sola idea una potenziale bomba ecologicaalle porte della città, non poteva più essere tollerata".
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile