31/08/2023 - 11:57

Energia solare, qualità dell'aria e pollini. Possiamo trovarli su Google Map

Un mix tra intelligenza artificiale e sostenibilità, gli strumenti di GoogleMaps contribuiscono alla sfida del cambiamentoclimatico.

googlemaps qualità dell'aria

Il cambiamento climatico è una sfida cruciale per la nostra generazione, e affrontarla richiede uno sforzo collettivo. Per aiutare tutti a intervenire, Google Next sta lavorando per condividere informazioni sul pianeta attraverso strumenti e tecnologie - come Google Earth, Earth Engine e Environmental Insights Explorer - che combinano una mappa del mondo dettagliata con un'intelligenza artificiale avanzata. Grazie alle conoscenze su come sta cambiando il pianeta, è possibile costruire strumenti per la sostenibilità e aiutare altre organizzazioni a fare lo stesso. Inoltre, è possibile lavorare per raggiungere la nostra ambizione di aiutare individui, città e partner a ridurre collettivamente 1 gigatone di emissioni equivalenti di carbonio all'anno entro il 2030.

Mappare il potenziale dell'energia solare
Per incoraggiare l'uso della tecnologia solare, nel 2015 è stato lanciato Project Sunroof che aiuta le persone a esplorare il potenziale solare e i risparmi stimati nella loro zona. Ben presto anche le aziende si sono interessate ad accedere a queste informazioni e ora vengono offerte alle imprese. La nuova Solar API utilizza risorse di mappatura e di calcolo per rendere disponibili dati dettagliati sul potenziale solare dei tetti per oltre 320 milioni di edifici in 40 Paesi, tra cui Italia, Stati Uniti e Giappone.

Per ottenere queste informazioni, è stato addestrato un modello IA per estrarre informazioni 3D sulla geometria del tetto direttamente dalle immagini aeree, insieme a dettagli su alberi e ombre. Inoltre, Solar API tiene conto di fattori quali l'andamento meteorologico storico della zona, i costi energetici e molto altro ancora. Ciò significa che aziende come gli installatori di impianti solari possono avere una visuale di quanta luce solare ricevono gli edifici e i potenziali risparmi energetici, prima ancora di visitare l'area. A sua volta, questa tecnologia consente ai proprietari di casa di installare più rapidamente e facilmente i pannelli solari e contribuire a rendere più sostenibile l’energia della rete.

Fornire informazioni affidabili sulla qualità dell'aria
Oltre a mitigare le emissioni, Google punta anche ad aiutare le persone ad adattarsi ai cambiamenti climatici. Lo scorso anno è stato lanciato un indicatore della qualità dell'aria su Google Maps, in modo che le persone possano decidere con cognizione di causa dove andare e cosa fare, un aspetto particolarmente rilevante considerando gli incendi che hanno colpito così tante persone in tutto il mondo. Ecco perché è stata sviluppata l'API per la qualità dell'aria sulla piattaforma Google Maps. L'API offre dati affidabili sulla qualità dell'aria, mappe di calore sull'inquinamento oltre a dettagli sugli inquinanti per oltre 100 Paesi in tutto il mondo, compresa l’Italia.

Questa API convalida e organizza ogni ora diversi terabyte di dati provenienti da molteplici fonti, tra cui stazioni di monitoraggio governative, dati meteorologici, sensori e satelliti, per fornire un indice locale e universale. Parte di questo calcolo prevede l'esame delle informazioni sul traffico in tempo reale per comprendere i dati sulla congestione e il volume di auto in un'area; attraverso l'apprendimento automatico è possibile prevedere i diversi inquinanti presenti in quell'area in un determinato momento. Questo processo offre alle aziende del settore sanitario, automobilistico, dei trasporti e altre ancora la possibilità di fornire informazioni accurate e tempestive sulla qualità dell'aria agli utenti, ovunque essi si trovino.

Prevedere gli allergeni più comuni
L'aumento delle temperature e delle emissioni di gas serra provoca anche la crescita di piante che producono polline e l'incremento della produzione di polline in un maggior numero di luoghi, creando ulteriori effetti negativi per chi soffre di allergie stagionali. La nuova API Pollen mostra le informazioni attuali sui pollini per gli allergeni più comuni in oltre 65 Paesi, Italia compresa. L'API fornisce dati localizzati sul conteggio dei pollini, visualizzazioni attraverso mappe di calore, informazioni dettagliate sugli allergeni legati alle piante e consigli utili per i soggetti allergici per limitare l'esposizione. Per ottenere queste informazioni, è stato utilizzato l'apprendimento automatico per determinare dove si trovano specifiche piante che producono polline. Insieme ai modelli locali relativi al vento, è possibile calcolare la stagionalità e la quantità giornaliera di polline e prevedere come questo si diffonderà. Grazie a queste informazioni, le aziende che vogliono aiutare le persone a prendere decisioni più salutari hanno accesso a insight basati sui dati. Ad esempio, un'applicazione per la pianificazione dei viaggi può utilizzare queste informazioni sui pollini per migliorare la pianificazione degli spostamenti quotidiani o delle vacanze.

Tommaso Tautonico
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