12/09/2025 - 16:00

Energia, via libera dal Cdm ai correttivi al Testo Unico FER

Il Cdm approva correttivi al Testo Unico FER per accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili, ridurre la burocrazia e favorire il repowering degli impianti esistenti.

rinnovabili

Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che introduce correttivi al Testo Unico FER, la norma entrata in vigore a fine 2023 per accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili e degli impianti di accumulo. Le modifiche, proposte dai ministri Casellati, Zangrillo e Pichetto, mirano a semplificare le procedure, eliminare ostacoli burocratici e rendere più veloce il percorso verso gli obiettivi di transizione ecologica previsti dal PNRR.

Le principali novità introdotte

Il decreto rimuove vincoli procedurali per gli interventi senza nuovo consumo di suolo e a basso impatto ambientale o paesaggistico, estende l’ambito dell’attività libera e semplifica i processi di repowering degli impianti esistenti. Un’innovazione significativa riguarda l’introduzione di strumenti di risoluzione extragiudiziale delle controversie, gestiti da Acquirente Unico con direttive ARERA, che consentiranno di evitare ricorsi e ritardi nelle autorizzazioni. Rafforzata anche la piattaforma digitale SUER, lo Sportello Unico per le FER, per garantire maggiore efficienza e trasparenza.

Le dichiarazioni dei ministri

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha definito il provvedimento “un passaggio fondamentale per dare ancora più sprint alle rinnovabili”. La ministra per le Riforme Elisabetta Casellati ha sottolineato che il correttivo rappresenta “meno burocrazia, più energia pulita e più competitività per l’Italia”, mentre il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha evidenziato l’importanza della riforma nel contesto più ampio delle semplificazioni amministrative previste dal PNRR.

I prossimi passaggi

Il testo approvato in Consiglio dei ministri sarà ora trasmesso alla Conferenza Unificata per l’acquisizione dell’intesa, per poi passare al vaglio del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.

Tommaso Tautonico
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