01/01/2013 - 01:00

"Eco in città", la prima guida per cittadini sostenibili

Come vivere, divertirsi, mangiare, fare shopping nella propria città in modo sostenibile? I suggerimenti, gli indirizzi dei negozi e dei ristoranti, le mappe, le notizie e le indicazioni arrivano da "Eco in città", la prima e unica collana di guide dedicata a come e dove trovare tutto ciò che serve per godersi la città senza farle e farsi del male. Pubblichiamo per voi l'intervista all'autrice, Marzia Fiordaliso

Oggi esiste un contenitori di informazioni per vivere la città "a misura d'ambiente": "Eco in Città", la prima e unica collana di guide dedicata a come e dove trovare tutto ciò che serve per godersi la città senza farle e farci del male. Dai bar e ristoranti bio ai parchi giochi eco-sostenibili, dai negozi di prodotti ecologici alle librerie specializzate tra curiosità, notizie, indicazioni, indirizzi e mappe. 
 
Noi abbiamo intervistato l'autrice Marzia Fiordaliso, impegnata da sempre sui temi ambientali.
 
 
Com'è nata l'idea di queste guide e quali città d'Italia riguardano?
 
Marzia Fiordaliso: Nascono dall'idea che anche chi vive in una metropoli può imparare, attraverso semplici gesti quotidiani ad aver cura dell'ambiente; ecco quindi l'idea di pubblicare le pagine verdi della sostenibilità con centinaia di indirizzi. E' semplice avere un'anima eco se si vive in un'oasi o alle pendici di uno dei tanti meravigliosi Parchi d'Italia ma la maggioranza delle persone abita in una grande città ed è qui che l'impegno può anzi deve essere maggiore. La prima Guida Eco a Roma è del gennaio 2011, a seguire Bologna e Milano. Entro l'anno vedranno la luce la ristampa di Roma oltre a Firenze, Napoli e Torino.
 
 
Oltre alla versione cartacea delle guide, il progetto è presente in rete attraverso i social, per una comunicazione diretta agli internauti "green". Quali funzioni di supporto svolgono il sito, la fan page su Facebook e il profilo Twitter?
 
MF: Il lavoro che portiamo avanti su web ha la medesima importanza delle Guide cartacee, l'uno completa l'altro, nessuno imprescindibile. Il sito www.ecoincitta.it ha una duplice funzione: è archivio di tutti gli indirizzi presenti nelle Guide ed ha a suo vantaggio il fatto di poter essere sempre aggiornato; inoltre è spazio info, con tutte le eco news delle città. Facebook e Twitter ci permettono di avere un contatto diretto con coloro che ci seguono.
 
 
Pensa che il numero delle guide aumenterà nel prossimo futuro, coinvolgendo altre città?
 
MF: Nel 2012 arriveremo a 6 Guide. Probabilmente consolideremo e svilupperemo le guide esistenti, prima di "lanciare" altre città, che comunque in seguito produrremo.
 
 
Nella ricerca che ha condotto alla creazione delle guide, per quale settore ha riscontrato una sensibilità sostenibile maggiore? Enogastronomico, cosmetica e benessere, mobilità, energia, turismo?
 
MF: Vi spiego con un esempio quello che sta succedendo: il numero di pagine nella ristampa di Roma è quasi raddoppiato rispetto all'edizione 2011, ciò significa che, nonostante una terribile crisi economica, sono nati tanti nuovi punti green che vanno dal negozio bio al mercatino dove acquistare vintage, dal ristorante vegetariano alla profumeria 100% etica. E' un segnale importante, c'è voglia di vivere in un mondo a basso impatto e vista la domanda cresce l'offerta. I settori più carenti (e dove invece la richiesta del cittadino è sempre più pressante) sono la mobilità sostenibile e le fonti rinnovabili (vedi anche l'approvazione recente del 5° conto energia). Da parte delle amministrazioni manca ancora, da questo punto di vista, sensibilità e senso pratico. Cosa succede dunque? Ci si adatta con il fai da te, vedi per esempio l'incremento nell'uso della bicicletta, scontrandosi però con la mancanza di servizi: poche piste ciclabili e zero parcheggi per lasciare in sicurezza le due ruote.
 
 
Può fornirci qualche anticipazione e curiosità sulle città per cui è stata già creata una eco-guida?
 
MF: Eco a Roma è diventata una Guida davvero ricca, con circa 700 punti d'interesse green frequentando i quali si diventa cittadini sostenibili. Ma forse la Guida che può riservare maggiori sorprese è Napoli; quando ho cominciato a scriverla molti pensavano che non avrei avuto nulla da scrivere di positivo. Al contrario, e si capirà leggendola, il capoluogo partenopeo ha voglia di riscatto e i napoletani sono pieni di iniziative verdi.
 
 
Vorremmo concludere l'intervista con tre consigli per essere sostenibili in città, validi per gli abitanti di ogni luogo della Terra. Secondo lei quali potrebbero essere tre buoni suggerimenti universali?
 
MF: Gli italiani amano il cibo ed è proprio da qui che si può iniziare per cambiare la propria forma mentis e diventare eco cittadini: preferendo ad esempio un'alimentazione vegetariana, o biologica o a km zero. Ma anche l'abbigliamento: acquistare capi di seconda mano non solo contiene i consumi ma permette all'ambiente di respirare, si deve reimparare a non far finire tutto nella pattumiera come facevano i nostri nonni. Quello che non ci garba può essere rimodernato o venduto a qualcuno che gli restituirà nuova vita e dignità, mentre noi ci dedicheremo all'acquisto nei mercatini o ancora meglio al baratto di abiti, pratica ormai di moda. Il terzo consiglio è inerente alle stagioni: andare in vacanza è ormai per molti troppo esoso. Mai pensato allora a scambiare la propria casa? Sono vari i siti, molto seri, che permettono di realizzare il sogno di trascorrere le ferie senza spendere un centesimo.
Mara Giuditta Urriani
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