29/09/2016 - 20:10

Crociere e ambiente: l'associazione Cittadini per l'Aria lancia un appello alle Capitanerie di porto

La classifica 2016 delle prestazioni ambientali delle navi da crociera, stilata da Nabu, fa emergere un quadro inquietante In occasione dell’Italian Cruise Day, in programma domani 30 settembre a La Spezia, Cittadini per l’Aria pubblica la classifica 2016 delle prestazioni ambientali delle navi da crociera, stilata dalla Onlus tedesca NABU, e rivolge un appello alle Capitanerie di Porto cui sono affidati i controlli delle navi nei porti italiani.
Proprio in occasione di un evento fondamentale per i professionisti dell’industria crocieristica nazionale (ideato da Risposte Turismo con il supporto di CLIA Europe e organizzato quest'anno in partnership con l'Autorità Portuale della Spezia e Discover La Spezia), Cittadini per l’Aria vuole, in difesa della salute di tutti i cittadini, far sentire la propria voce.

“Abbiamo invitato le CdP ad applicare con rigore la Circolare 2/2016 del Ministero dell’Ambiente (RAM. 1905/2/2016) – dichiara Anna Gerometta, Presidente dell’associazione Cittadini per l’Aria - che prevede severi controlli sull’utilizzo di carburanti con tenore di zolfo non superiore all’l’1,5% per le navi da crociera e i traghetti. Abbiamo chiesto di rendere accessibili, anche in quanto dati ambientali, i dati inerenti i controlli e le sanzioni comminate affinché sia visibile l’impegno delle CdP e quello, positivo o negativo, delle Compagnie. Naturalmente auspichiamo di poter collaborare con le CdP e con chiunque (Autorità Portuali, Compagnie, eccetera) desideri implementare le buone pratiche che consentono la riduzione dell’impatto del traffico navale nelle aree portuali, già adottate in Italia da alcune Capitanerie di Porto di concerto con le Autorità Portuali”.

L’analisi svolta da NABU si focalizza sul massiccio inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di gas di scarico.


Dal controllo dei sistemi di depurazione dei gas di scarico, del combustibile utilizzato e dell'uso dell’alimentazione in banchina è emerso che tutte le navi stanno ancora utilizzando olio combustibile pesante; l'80% della flotta di navi che navigano in Europa non utilizza alcun sistema di depurazione dei gas di scarico o semplicemente soddisfa lo standard minimo legale, che richiede almeno un impianto di lavaggio dei fumi (scrubber) per ridurre le emissioni di zolfo.
Infine a bordo delle navi non vengono adottate misure efficaci per ridurre gli inquinanti atmosferici molto nocivi come la fuliggine, le particelle ultrafini e gli ossidi di azoto.

Gli interventi di retrofitting delle navi garantirebbero grandissimi benefici sulla salute, tuttavia solo 11 navi vanno oltre lo standard minimo legale per ridurre l'impatto delle loro emissioni sugli uomini e l'ambiente.
La migliore performance è di AIDAprima, seguita da Hapag Lloyd "Europa 2" e le più recenti navi di TUI Cruises, "Mein Schiff 3, 4 e 5".

Lo stesso vincitore della classifica, AIDA Cruises, non è affatto un modello.
Gli impegni presi dal 2012 non sono ancora stati mantenuti e i controlli effettuati da NABU hanno dimostrato il mancato funzionamento delle tecnologie ambientali su AIDAprima, la più recente nave della flotta. Infine, CLIA, l’organizzazione che raggruppa le compagnie delle crociere, ha dichiarato che sono 23 le navi già dotate di filtro antiparticolato, senza tuttavia essere in grado di citarne neppure una.

Il settore navale e crocieristico continua dunque a ignorare i risultati sconvolgenti degli studi, come quello della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha confermato il carattere cancerogeno degli scarichi navali e che le particelle di fuliggine, che danneggiano cuore e polmoni, vengono trasportate nell’entroterra per chilometri.

“Con le sole belle parole il problema non si risolve - sostiene Gerometta - ed è particolarmente cinico che le compagnie paghino somme enormi per i servizi gastronomici a bordo delle loro navi di lusso mentre economizzano per quanto possibile nella tutela ambientale. Questa irresponsabilità viene pagata in termini di salute umana, in particolare quella dei residenti delle città portuali”.

Le soluzioni tecniche per ridurre le emissioni dei motori diesel (filtri antiparticolato o catalizzatori di ossidi di azoto) sono disponibili e non vengono adottate solo per garantire un profitto ancora maggiore. È in ragione del profitto che il settore si è finora rifiutato di passare a carburanti più puliti e di attrezzare le navi con le tecnologie di riduzione delle emissioni.

“Auspicando che tra le righe del programma dell’Italian Cruise Day si annidi qualche riferimento alle performance ambientali delle navi, che noi non abbiamo colto – conclude Gerometta - con la pubblicazione della classifica riteniamo di dare il nostro contributo alla discussione e qualche elemento di conoscenza per i cittadini, in particolare per quelli che abitano nelle città di porto.”



L’Associazione Cittadini per l’Aria, costituita a Milano lo scorso 1° aprile 2015, si propone di contribuire a valutare e monitorare le politiche a livello nazionale e, ove possibile, locale, far sentire la propria voce nell’ambito di processi di regolazione e normazione anche attraverso, ove necessario, attività di tutela dell’aria in sede giurisdizionale.
La missione è quella di rendere disponibili prospettive, soluzioni e strategie che siano basate sulle evidenze scientifiche, per dare ai cittadini la possibilità di fare e pretendere scelte consapevoli, alle associazioni di condividere strumenti e unire forze, e alle società e alle amministrazioni di trasformare il modo in cui guardano e affrontano il tema della qualità dell'aria nelle loro scelte quotidiane.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile