10/12/2014 - 20:39

COP 20 Lima, Galletti: le priorità ambientali in vista di Parigi 2015

Una bozza dell'accordo sul clima che sia condivisa, equilibrata ed avanzata, chiarezza e condivisione dell'informazione e la messa a punto di modalità di comunicazione tra tutti i Paesi dell'Unione europea in vista della Conferenza di Parigi del 2015, la COP 21.
Sono questi, secondo il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, gli obiettivi fondamentali che l'Ue dovrà raggiungere prima dell'inizio del summit francese sul clima. 
 
 "La strada verso Parigi inizia qui, a Lima. Tra soli dodici mesi noi tutti avremo la possibilità di adottare un trattato di importanza storica, con il quale sarà accelerata la transizione mondiale verso un futuro segnato da un clima a basse emissioni di carbonio", ha detto Galletti intervenendo oggi in plenaria in rappresentanza dell'Europa in apertura della sessione ministeriale della Conferenza Onu sul Clima. 
 
Il percorso per Parigi comincia dunque, secondo il titolare del dicastero dell'Ambiente, da una bozza di accordo condivisa fra le parti che sia la più avanzata ed equilibrata possibile per raggiungere il prossimo anno un accordo globale di riduzione delle emissioni. Fondamentale è anche definire i criteri per rendere trasparenti ed efficaci i contributi dei singoli paesi e le modalità per proseguire insieme l'azione per arrivare ad una economia a bassissime emissioni di carbonio, ha ricordato Galletti.
 
Ma non è tutto. A Lima è stata anche più volte sottolineata l'attenzione emergente sul ruolo delle foreste montane nelle politiche sui cambiamenti climatici. La loro capacità di stoccaggio di CO2 è stata ampiamente riconosciuta ma c'è anche una crescente attenzione per la capacità di adattamento delle foreste e del settore forestale che merita di essere presa in considerazione.
 
Le foreste non solo partecipano a raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 ma soffrono anche gli impatti dei cambiamenti climatici e richiedono perciò misure e politiche di adattamento adeguate, che possono garantire a queste di continuare a lavorare come una infrastruttura verde fondamentale a vantaggio dei territori, dei cittadini e delle economie regionali. Le azioni di adattamento dovrebbero essere integrate nel concetto più ampio di gestione forestale, che già considera i fattori ecologici, ma anche quelli sociali quando vengono affrontati i rischi per il settore forestale.
 
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Rosamaria Freda
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