12/12/2019 - 12:24

Cambiamenti climatici: Ariston a fianco dei ricercatori in Groenlandia

Il permafrost si sta sciogliendo con 70 anni di anticipo, provocando l’emissione di grandi quantità di CO2 e metano. Urge quindi un impegno reale, che coinvolga i governi, le persone, ma anche le aziende al fine di trovare soluzioni concrete in grado di contrastare il riscaldamento globale e diffondere la consapevolezza su questo problema. Con The Ariston Comfort Challenge, Ariston si impegna a giocare un ruolo fondamentale, portando il comfort ai ricercatori e agli scienziati impegnati a studiare i cambiamenti climatici in Groenlandia.

Cambiamenti climatici, Ariston

Ha avuto inizio lo scorso 2 dicembre COP25, la Conferenza delle Nazioni Unite dedicata ai cambiamenti climatici nata con l’obiettivo di definire i prossimi passi e di porre rimedio a questo grande problema. In particolare, uno degli obiettivi fondamentali è rappresentato dalla messa in atto di tutti i punti contenuti all’interno dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Il Brown to Green Report 2019 afferma, infatti, che tutti i Paesi presenti all'ultima COP21, (svoltasi a Parigi nel 2015) risultano essere in linea con gli obiettivi fissati durante l'ultima Conferenza. L’importante appuntamento di questi giorni è quindi l'occasione perfetta per ribadire l'urgenza di un impegno globale per contrastare i cambiamenti climatici.

Sono diverse le tematiche legate al clima che verranno affrontate: biodiversità, effetto serra e conservazione degli oceani. Anche Ariston, il brand internazionale del Gruppo Ariston Thermo, si impegna concretamente grazie alla missione "The Ariston Comfort Challenge", supportando un team di ricercatori in Groenlandia. Questi ultimi stanno infatti studiando le variazioni relative all’ecosistema artico durante l'inverno e le conseguenze che i cambiamenti climatici stanno provocando alla calotta di ghiaccio, ai ghiacciai e alla fauna del luogo.
Alcune misurazioni richiedono infatti circa 8 giorni lavorativi, in una condizione climatica dove reperire dati e condurre studi scientifici risulta essere estremamente difficile in inverno: le temperature raggiungono infatti i 40 gradi sotto zero e non esistono ore di luce. Grazie a "The Ariston Comfort Challenge", il team di scienziati del Dipartimento di Geoscienze e Gestione delle risorse naturali dell'Università di Copenaghen dispone di una casa modulare innovativa e sostenibile (la Ariston Comfort Zone) che, pur essendo situata in uno dei posti più freddi e inospitali del mondo - l’isola di Disko – viene costantemente riscaldata dalla caldaia a condensazione ad alta efficienza Alteas One NET.

Ariston Comfort Zone ha già reso possibili più di 22 studi durante il primo anno di attività. Martin Nielsen, leader scientifico della Stazione Artica, e Birgitte Danielsen, ricercatrice dell'Università di Copenaghen, sono in prima linea nella battaglia per proteggere l’ambiente. Ma ognuno di noi può contribuire grazie a semplici gesti durante la vita quotidiana. Ad esempio, scegliendo soluzioni altamente efficienti e rinnovabili, avendo consapevolezza della propria impronta di carbonio e del nostro impatto generale sulla Terra: non esiste un Pianeta B, e ogni azione conta. Continua l'impegno di Ariston nei confronti della ricerca scientifica sul cambiamento climatico. Perché nessuna sfida è impossibile, se può rendere il mondo un posto più confortevole.

Marilisa Romagno
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