08/08/2016 - 22:11

ANCE: 'Governo e Regione Piemonte ostacolano il settore delle costruzioni. 2016 occasione mancata per la ripresa

Dura la linea dei costruttori nei confronti dei provvedimenti avanzati dal Senatore Stefano Esposito e dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino: Provvisiero lancia da tempo un appello nel vuoto cosmico del Governo e della Regione Piemonte. Diffusi i dati del Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Piemonte per il 2015 e i primi mesi del 2016 che confermano il perdurare delle difficoltà: si contraggono gli investimenti (-0,9%), cala l’occupazione (0,8%) e le imprese continuano ad essere pagate in ritardo.

“I timidi segnali di ripresa per il settore delle costruzioni, stimati un anno fa, non hanno trovato conferma e ci troviamo di fronte ad una situazione molto critica: i dati, dopo un andamento positivo, evidenziano una frenata, tanto che per il 2016 possiamo parlare di un’occasione mancata”, dichiara il Presidente dell’ANCE Piemonte Giuseppe Provvisiero. “I tanto auspicati programmi di crescita annunciati dalla politica non si sono realizzati e solo in Piemonte, dall’inizio della crisi, abbiamo perso 40.000 posti di lavoro e sono uscite dal mercato 9.000 imprese - continua Provvisiero - la posizione portata avanti dal Senatore Esposito è sfavorevole alla ripresa del comparto delle opere pubbliche: l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici ha creato instabilità e provocato  pesanti rallentamenti con una forte flessione dei bandi di gara su tutto il territorio nazionale, rischiando di vanificare totalmente gli effetti positivi della cancellazione del Patto di stabilità interno e dell’incremento delle risorse stanziate per le infrastrutture”.

 

Secondo il Rapporto congiunturale 2016 “Le costruzioni in Piemonte”, a cura di ANCE nazionale e ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, nel 2015, rispetto ai 12 mesi precedenti, gli investimenti in edilizia in Piemonte sono scesi dello 0,9% e l’occupazione ha subito una flessione dello 0,8%

 

Il comparto pubblico è ancora in crisi: se nel 2015, infatti, era cresciuto sia il numero dei bandi di gara (+29,2%) sia il loro valore (+30,5%), dallo scorso 19 aprile – data dell’entrata in vigore del Codice degli appalti – ad oggi si è registrato un drastico dimezzamento. Persiste anche il problema del ritardo nei pagamenti alle imprese, le cui fatture vengono saldate in media 136 giorni dopo l’emissione, contro i 60 previsti dalla normativa. 

 

Per i costruttori neanche la Regione Piemonte aiuta la ripresa dell’edilizia. “La Giunta piemontese a parole dichiara di operare a favore del settore delle costruzioni ma a fatti concreti lo ostacola: vengono assunte decisioni senza mai coinvolgere la Consulta dell’Edilizia tanto annunciata, poi istituita e non consultata sui temi fondamentali per il settore quali l’aumento dei tributi per il deposito in discarica, il regolamento edilizio tipo regionale e il contributo straordinario - sottolinea il Presidente dell’ANCE Piemonte –. A tal proposito abbiamo appreso con rammarico dell’approvazione dell’aumento delle tariffe di demolizione e ricostruzione: si tratta di un provvedimento in netto contrasto con le politiche a sostegno delle imprese e con i principi tanto enunciati dalla Regione relativi al recupero e al riuso del patrimonio edilizio, che non possono avvenire senza le demolizioni parziali o totali dell’immobile da ripristinare o ricostruire”.

Per il mercato immobiliare, sostiene ancora Provvisiero,  “occorrono subito provvedimenti concreti e validi con misure stabili come la messa a regime degli incentivi per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, la detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe A e B e norme finalizzate a favorire interventi di sostituzione edilizia che implichino la demolizione e la ricostruzione dell’esistente”.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile