01/07/2016 - 16:30

Ambiente: si riduce il buco dell'ozono sull'Antartide

4 milioni di km quadrati più piccolo. E' questa la misura di quanto il buco dell'ozono sopra l'Antartide si è ridotto. A testimoniarlo sono i recenti studi portati avanti dal prestigioso Mit, Massachusetts Institute of Technology, basati su migliaia di dati raccolti negli ultimi 16 anni.
Parliamo comunque di una superficie pari a 12 volte l'ampiezza dell'Italia ma per la prima volta, dal 2000 i dati sono incoraggianti. Il merito è da attribuirsi al successo del Protocollo di Montreal che dal 1989 ha ridotto le emissioni in atmosfera delle sostanze chimiche in grado di distruggere l'ozono, in particolare le molecole provenienti da clorofluorocarburi (CFC). I risultati, frutto di un'attenta ricerca durata 16 anni, sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Science. "Siamo fiduciosi che le misure messe in atto hanno messo il pianeta sulla strada giusta per "guarire" ", ha affermato Susan Solomon, coordinatrice della ricerca.

Negli ultimi anni, grazie all'ausilio di palloni metereologici e satelliti, è stato possibile misurare e raccogliere una serie di dati sull'ozono. E' stato anche possibile dimostrare che eventi naturali come le eruzioni vulcaniche sono in grado di influenzare molto lo strato di ozono che, lo ricordiamo, è di fondamentale importanza perchè protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette del sole. Scoperto negli anni '50, il buco dell'ozono è studiato in modo costante da metà anni '80 quando si è capito la sua importanza nel preservare l'atmosfera. Finalmente una buona notizia per l'ambiente, in contraddizione rispetto a quanto scoperto nel 2015 quando si è temuto che il buco dell'ozono sull'Antartide fosse addirittura più esteso che mai.
Tommaso Tautonico
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