01/01/2013 - 01:00

Alimentare: bene operazione dei Nac su pomodori pelati

Per la Cia occorre "tolleranza zero" su truffe e contraffazioni, che "scippano" alle aziende agricole italiane 3 milioni di euro al giorno. La sicurezza alimentare è al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci.
Ogni anno in Italia vengono sequestrati prodotti "irregolari" per un valore di oltre un miliardo di euro. Quello degli "inganni a tavola" è un business che viene contrastato sempre più efficacemente dalle autorità competenti, che negli ultimi dodici mesi hanno triplicato il numero di controlli. Un meccanismo efficace al servizio della sicurezza alimentare dei consumatori, che difende la credibilità dell'intero settore agroalimentare nazionale. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione dell'operazione dei Nac di Salerno, che hanno sequestrato 8 tonnellate di pomodori pelate, confezionati in barattoli privi dell'indicazione sulla tracciabilità.
 
Ma, nonostante l'efficacia della macchina dei controlli, -rimarca la Cia- le frodi in campo sono ancora tante e diffuse: dai cibi di provenienza ignota ai prodotti conservati in pessime condizioni igienico-sanitarie o stoccati in ambienti non adatti, a quelli alterati in etichetta con date di scadenza contraffatte. Prodotti che rischiamo di ritrovarci nel piatto, a discapito della salute dei cittadini, che si dichiarano sempre più sensibili al tema della sicurezza alimentare. Secondo un sondaggio della Confaderazione, infatti, per otto italiani su dieci, proprio la sicurezza dei cibi è al primo posto nelle scelte di consumo.
 
 Ma il danno non è solo a discapito dei consumatori. L'agropirateria e le contraffazioni alimentari -ricorda la Cia- "scippano" 3 milioni di euro al giorno alle aziende agricole italiane, che lavorano quotidianamente per la qualità. è per questo che è necessario perseguire con decisione la strada dei controlli rigorosi e delle sanzioni severe, applicando "tolleranza zero" nei confronti degli autori delle truffe e degli "inganni a tavola", e nei confronti di chi non rispetta l'etichettatura obbligatoria prevista dalla legge. In questo modo si danneggia tutto il nostro sistema agroalimentare, minando le sue garanzie di affidabilità e tracciabilità dei cibi.
 
Le cifre dei sequestri -conclude la Cia- sono comunque in crescita: nel 2011 sono state portate a termine dalle forze dell'ordine 13.867 operazioni, un numero più che triplicato rispetto al 2010. Questo ci conferma l'efficacia della macchina dei controlli, sempre più fondamentali per garantire ai consumatori la sicurezza nel piatto e per tutelare l'immagine del "made in Italy" agroalimentare.
Vesna Tomasevic
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