01/01/2013 - 01:00

Referendum: a rischio anche quello sulla privatizzazione dell'acqua

E' quanto emerge dalle notizie apparse oggi sulla stampa nazionale in riferimento all'intenzione di Governo e Confindustria di cancellare dai quesiti referendari del prossimo 12 e 13 giugno anche quello sulla privatizzazione dell'acqua.
 
A questo proposito riportiamo le dichiarazioni del presidente del WWF Stefano Leoni secondo cui " su acqua e nucleare c'è convergenza tra interessi economici e politici."
"Le notizie apparse oggi sulla stampa nazionale, in cui Governo e Confindustria dichiarano l'intenzione di mettere in discussione anche il referendum sulla privatizzazione dei servizi idrici, confermano la convergenza tra interessi economici e politici nel far saltare, oltre a quello sul nucleare, anche il referendum sull'acqua, privando così i cittadini del diritto di esprimersi su scelte fondamentali che riguardano il futuro istituzionale, economico e sociale del Paese" ha dichiarato Stefano Leoni.
 
"Domani sarà il blitz sull'acqua, ieri invece il colpo di mano sul nucleare. Si vuole bloccare la maturazione dell'Italia sul tema dei beni comuni e sulla partecipazione e la trasparenza relative alle scelte dell'establishment politico-economico. Nella classe dirigente italiana c'è chi ancora crede che le decisioni, che incidono pesantemente sul futuro delle persone e delle risorse naturali, possano essere assunte da pochi senza un controllo democratico: è lo stesso meccanismo che ha portato al crack economico-finanziario su scala globale", ha concluso il presidente del WWF.
 
Il WWF ricorda che, nei casi in cui si è avuta una gestione privatistica dell'acqua, le tariffe sono aumentate del 60% mentre gli investimenti sono diminuiti del 66% ed è stata registrata una diminuzione dei controlli e della manutenzione, causa di un'inevitabile compromissione della quantità e della qualità dell'acqua sia come risorsa naturale che idropotabile.
Lisa Zillio
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