01/01/2013 - 01:00

Puglia, legge regionale per la certificazione energetica

Gli edifici pugliesi dell'immediato futuro dovranno essere più efficienti sotto il profilo energetico cioè risparmiare le risorse, contenere le emissioni, utilizzare le fonti rinnovabili.
A scandire le tappe di questa svolta è il Regolamento n. 10 del 2010 pubblicato sul Bollettino ufficiale del 10 febbraio (Burp n. 27), che istituisce in Puglia l'Attestato di certificazione energetica. Un documento obbligatorio che la nostra Regione, tra le prime in Italia, rilascerá su attestazione di un soggetto certificatore. Così gli edifici saranno classificati secondo una scala dalla quale dipenderá, come logica conseguenza, anche il valore dell'immobile. Le nuove regole interessano un numero enorme di soggetti: i costruttori di un edificio, ma anche i proprietari degli appartamenti o i detentori, in pratica gli utilizzatori dell'immobile.
Saranno applicate agli edifici di nuova costruzione e a quelli da ristrutturare, ad eccezione degli immobili considerati beni culturali e di quelli che secondo le norme urbanistiche possono essere sottoposti al solo restauro conservativo. Tra le altre eccezioni si annoverano anche i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali nei quali gli ambienti sono mantenuti a temperatura controllata per esigenze del processo produttivo. Allo stesso modo sono esclusi box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi.
Il nuovo iter procederá così: un tecnico accreditato dalla Regione valuta le prestazioni energetiche di un edificio e compila il certificato. Il documento deve essere inviato alla Regione (Assessorato allo Sviluppo economico) che lo valuta e gli assegna un numero, redigendo un attestato che sintetizza i dati della certificazione energetica.
Tommaso Tautonico
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