16/01/2024 - 12:50

Lotta al Climate change: Italia solo al 44° posto nel mondo, ma c'è una soluzione

Edilizia Sostenibile

 

L'Italia scende al 44° posto nella classifica internazionale dei Paesi impegnati nella lotta al Climate Change: lo rivela il Rapporto annuale di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute sulla performance climatica dei principali paesi del pianeta, realizzato in collaborazione con Legambiente per l’Italia, che perde ben 15 posizioni nel 2023.

Lotta al Climate change: Italia solo al 44° posto nel mondo, ma c'è una Soluzione

SkyLevel, startup veneziana, lancia il concept di una Nuova Dimensione Abitativa che prevede la realizzazione di Smart City sopraelevate rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza

La performance viene misurata, attraverso il Climate Change Performance Index (CCPI), utilizzando come parametri gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e gli impegni assunti al 2030. Il CCPI viene stimato per il 40% sugli andamenti delle emissioni, per il 20% sulla crescita sia delle rinnovabili che dell’efficienza energetica e per il restante 20% sulla politica climatica.

L’Italia occupa solo il 37° posto nella riduzione delle emissioni serra ma soprattutto si posiziona solo al 58° posto per la propria inadeguata politica sul cima: serve invertire la rotta quanto prima, considerato che l’economia italiana è risultata la più vulnerabile tra quelle europee (fonte: Scope Ratings) per quanto concerne i rischi legati al Climate Change. Il costo della transizione ritardata potrebbe raggiungere i 17.5 trilioni di euro nell’arco di 30 anni, pari al 14.5% del PIL.

A queste problematiche risponde la proposta rivoluzionaria e innovativa di SkyLevel Studio, startup veneziana nata con l’obiettivo di creare una nuova dimensione abitativa che riporti ad avere un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di quartieri sopraelevati rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza perché antisismici e privi di rischi idrogeologici.

“Il nostro paradigma - spiega Ciro Galeone, CEO e cofounder di SkyLevel Sturtupgetta le basi per la costruzione di un Nuovo Mondo, in grado di creare un rapporto di rispetto e armonia tra l’uomo e l’ambiente ospitante mai raggiunto prima. SkyLevel ha progettato i primi quartieri al mondo sopraelevati rispetto al terreno, ridando alla natura il suo ruolo originario con consequenziali vantaggi per la nostra stessa sopravvivenza. Abbiamo piantato il primo seme che consentirà agli uomini di colonizzare il cielo portando il Sole sotto le nostre città. Possiamo finalmente lasciare alla natura il suo corso naturale osservandola da punti di vista nuovi, trasparenti, privi di alcuna interferenza con essa.”.

La realizzazione del pionieristico progetto della “Nuova Dimensione Abitativa” potrà, nella visione degli architetti dello Studio, risolvere la maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.

La realizzazione di nuovi quartieri residenziali e aree artigianali e industriali con i metodi costruttivi indicati ridurrebbe ai minimi termini:

1) il consumo dei suoli, preventivamente bonificati, poiché porterebbe la natura e il Sole sotto i nostri centri urbani;

2) il rischio antisismico, in quanto tutti gli edifici verrebbero collegati su matrici elastiche antisismiche;

3) il rischio idrogeologico, essendo la struttura urbana sopraelevata rispetto al terreno;

4) l’inquinamento ai vari livelli, poiché il quartiere tiene conto di tecnologie solari, è ecosostenibile ed autosufficiente;

5) un maggior controllo sanitario in caso di pandemie, considerato lo schema strutturale del quartiere.

Il metodo costruttivo può addirittura essere applicato a partire da un singolo edificio.

La Nuova Dimensione Abitativa

Il prototipo della Nuova Dimensione Abitativa ha le seguenti caratteristiche strutturali:

1)     Gli edifici sono strutturati con un sistema antisismico di nostro brevetto denominato “ibrido antisismico” e sono collegati e sostenuti a sei metri di altezza per mezzo di piani antisismici, le “stringhe”, progettati con lo scopo di mettere in sicurezza non uno ma tutti gli edifici in caso di terremoto;

2)     Non esistono rischi idrogeologici per la  Nuova Dimensione Abitativa in quanto gli edifici e i percorsi sono posti in alto rispetto al terreno;

3)     Costruendo il nostro centro urbano “in alto”, il risparmio di terreno posto sotto di esso è di oltre il 90% ;

4)     Per mezzo di “controsoffitti solari” in grado di portare luce solare sotto i piani stringa è possibile utilizzare il terreno per scopi agricoli, di allevamento o altro, determinando altresì polmoni verdi sotto gli edifici stessi.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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