16/12/2017 - 16:45

Conclusi gli Stati Generali su Idrogeno e Celle a Combustibile

Mobilità sostenibile.

European Fuel Cell Technology Conference: imprenditoria, ricerca e società civile in favore dell'idrogeno ma il mondo politico che fa?
Toyota Mirai Angelo Moreno

Il processo di decarbonizzazione è in atto e inarrestabile. L'imprenditoria, il mondo accademico, la ricerca  e la società civile italiane si sono schierate in favore dell'innovazione e del benessere del Pianeta, sono pronte alla conversione alle energie alternative e ai trasporti a idrogeno e la European Fuel Cell Technology & Applications Conference ne è la rinnovata conferma. 

La parola ora passa al mondo politico affinché garantisca il supporto programmatico ed economico necessari per la realizzazione delle infrastrutture perché la transizione verso un trasporto sostenibile a zero emissioni possa iniziare al più presto in maniera concreta.

Gli Stati Generali idrogeno e celle a combustibile organizzati a Napoli da Atena Distretto Alta Tecnologia Energia Ambiente, Enea, Università di Napoli Parthenope e Università di Perugia, stanno volgendo alla sessione conclusiva dopo aver dato voce ai principali stakeholder del settore sul Piano Nazionale Idrogeno, sulla strategia energetica nazionale e la mobilità sostenibile.

“In Italia sono stati approvati, a gennaio del 2017, i piani nazionali per la realizzazione delle infrastrutture dei combustibili alternativi. Uno di questi, ufficialmente approvato dal Governo, è l’idrogeno. Da questo punto di vista siamo sicuramente allineati con l’Europa ma il programma, che prevede 20 stazioni al 2020, oggi non ha nessun tipo di sostegno economico” a dichiaralo è Angelo Moreno, presidente dell'Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile (H2IT).

E continua il presidente: “L’Italia potrebbe rischiare di essere in ritardo e di essere multata dall’Europa per non aver rispettato i programmi”.

Lo scorso 5 dicembre da Bruxelles è partito l'European Hydrogen Tour il viaggio della Hyundai IX35 e della Toyota Mirai alimentate a idrogeno, attraverso l’Europa per diffondere il messaggio delle energie alternative e della mobilità sostenibile.

Arrivate in Italia il proseguimento del viaggio è stato possibile solo grazie alla disponibilità di alcuni produttori privati che hanno assicurato il pieno di idrogeno alle auto. Attualmente nel nostro Paese l’unico distributore pubblico di idrogeno per fare il pieno alle auto si trova a Bolzano.

“Siamo in grado di produrre l’idrogeno, 600.000 metri cubi di idrogeno vengono prodotti e distribuiti ogni anno. Sono in fase di realizzazione altri impianti in Liguria e nel Lazio, grazie a fondi europei e alla capacità degli amministratori locali di superare tutti gli ostacoli, finanziari e burocratici per sostenere l'idrogeno. Ma non esiste un 'Piano-Paese', queste iniziative rischiano di essere isolate”, aggiunge Angelo Moreno.

L'Italia ha già molte eccellenze nel campo dell’idrogeno e delle celle a combustibile con potenzialità competitive a livello mondiale.

L'esempio riportato dal presidente H2IT è quello di Solid Power “un esempio incredibile che ha saputo gestire e triplicare finanziamenti pubblici. Hanno iniziato in tre,  oggi risultano impiegati  quasi 200 operatori. Dall’anno prossimo sarà in funzione una unità produttiva che creerà almeno altri 80 posti di lavoro ai quali si aggiungono quelli che si genereranno nell’indotto. Sarà un insediamento,  unico in Europa, capace di realizzare in serie  sistemi domestici di piccola taglia per la produzione di energia e calore per le abitazioni, con un’efficienza elettrica garantita di almeno il 60 %  – e conclude – non esistono molte società di questo genere al mondo. Sono anche approdati”in America dove hanno concluso un accordo con Microsoft". 

"Investimenti importanti sono in programma anche per la cantieristica", come conferma Rodolfo Taccani del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste.
Non soltanto approvvigionamento energetico e trasporto su strada, anche il settore della cantieristica navale ha concentrato gli sforzi perché si volga presto verso un trasporto navale a energia pulita e zero emissioni.

L'innovazione portata dall'idrogeno può contribuire in maniera sostanziale, ma occorre ora il supporto normativo. 

Barbara Bosio, docente dell'Università degli Studi di Genova, dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale è componente del gruppo di lavoro nazionale guidato dalla Capitaneria di Porto italiana, del quale fanno parte anche l'università di Genova, Fincantieri è il delegato IMO (International Maritime Organization), sezione ONU, per l'applicazione a livello mondiale delle fuel cell: “L'applicazione delle celle a combustibili porta benefici da un punto di vista ambientale e contribuisce a superare limiti imposti nelle aree protette e nei porti perché hanno alti rendimenti e non inquinano. Le difficoltà sono rappresentate dalla mancanza di legislazione che supporti questa innovazione. Ma ci sono i presupposti perché si sblocchi tutto in tempi brevi”. 

Maggiori informazioni al link: www.europeanfuelcell.it

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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