01/01/2013 - 01:00

Commercio: caro benzina spinge spesa a km zero di gruppo

Con il prezzo di un pieno che per effetto del caro benzina ha raggiunto i 95 euro (per un auto media con serbatoio da 50 litri) vola la spesa di gruppo a chilometri zero con gli acquisti diretti dal produttore che fanno registrare un aumento del 53 per cento rispetto allo scorso anno, in netta controtendenza con l'andamento stagnante generale del commercio al dettaglio.
E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli effetti del nuovo record della benzina sui dati del commercio al dettaglio a gennaio diffusi dall'Istat, nel sottolineare che sono raddoppiati negli ultimi 3 anni i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per risparmiare sui trasporti, ottenere condizioni vantaggiose e garantirsi la qualità degli acquisti. Sono oltre 800 i gruppi di acquisto solidale (Gas) strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale anche se una maggiore concentrazione si segnala in Lombardia, Toscana, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.

Accanto a queste realtà che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano - sottolinea la Coldiretti - decine di migliaia di iniziative spontanee che "nascono" e "muoiono" in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà per assicurarsi - continua la Coldiretti - l'origine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola. Una rete di vendita diretta sul territorio che ha fatto segnare un fatturato di 489 milioni di euro solo negli 878 mercati ai quali si aggiungono 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica.

Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - precisa la Coldiretti - si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi e costosi trasporti, messi in vendita direttamente dall'agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Un alternativa ai normali acquisti in un paese come l'Italia dove l'88 per cento delle merci viaggia su strada e si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole, con effetti sui prezzi e sull'inquinamento ambientale.
Tommaso Tautonico
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