09/04/2024 - 13:13

Cambio di stagione, è il tempo del decluttering sostenibile con l'app di Junker

Consigli di riuso e 5 regole d’oro per dismettere in modo responsabile i capi che non usiamo più.

 

decluttering sostenibile

La primavera è ormai sbocciata e, con l’arrivo dei primi caldi, per milioni di italiani si avvicina il fatidico momento del cambio stagione. L’occasione è preziosa per fare spazio negli armadi, liberandosi degli abiti che non si indossano più. Ma come trasformare questa incombenza stagionale in una buona azione per il pianeta? Il primo passo per rendere sostenibile il nostro decluttering è fare un inventario dei capi scartati. Quelli in buono stato non andrebbero buttati via: il consiglio è di avviarli a riuso, regalandoli ad associazioni di beneficenza, usandoli come “scusa” per organizzare uno swap party con gli amici o, ancora, mettendoli in vendita. Le occasioni non mancano davvero, sia online che offline. 

DAL RIUSO DI PROSSIMITÀ AGLI SWAP PARTY
Negli oltre 100 Comuni aderenti, è ad esempio possibile proporre ai propri concittadini i capi in disuso, postando comodamente da smartphone un annuncio sulla Bacheca del Riuso di Junker app. Si tratta di una vetrina virtuale messa a disposizione dall’amministrazione comunale e aperta a tutti i residenti. I vantaggi? Gli scambi avvengono nel raggio di pochi km, riducendo quindi gli spostamenti e annullando i costi (e le emissioni!) per la spedizione. Se agli scambi digitali preferite le feste, il consiglio è di informarvi se vicino casa è in programma uno swap party oppure organizzarne uno voi stessi, invitando i vostri amici a partecipare. Questo tipo di evento sta riscuotendo un discreto successo negli ultimi anni, perché permette di divertirsi e allo stesso tempo rifarsi il guardaroba, scambiandosi a vicenda abiti, scarpe, borse e accessori. In questo modo non solo si passa una giornata diversa, ma si dà anche nuova vita a capi che non si utilizzano più, magari rinnovandoli in modo creativo grazie a interventi di upcycling.

LE 5 REGOLE D’ORO DEL CAMBIO DI STAGIONE
Per chi invece volesse disfarsi più celermente dei capi in disuso, è bene sapere che in Italia dal 1° gennaio 2022 vige l’obbligo di raccogliere in modo differenziato i rifiuti tessili. Per evitare errori, basta seguire le 5 regole messe a punto dal team di Junker, l’app per la raccolta differenziata e l’economia circolare che è stata scelta da oltre 2 mila Comuni italiani e serve circa 20milioni di italiani. 

REGOLA 1: ABITI USATI SIA IN BUONO STATO CHE ROVINATI
È possibile conferire nel cassonetto degli abiti usati sia i capi in buono stato, che verranno destinati a riuso, sia quelli in cattivo stato (ad esempio logori, con qualche foro) che verranno invece avviati a riciclo.

REGOLA 2: ROVINATI SÌ, MA SPORCHI NO! 
Non bisogna conferire nel cassonetto degli abiti usati dei capi molto sporchi. Se, ad esempio, ci sono macchie di unto e di grasso che non vanno via, allora il capo andrà nel secco residuo.

REGOLA 3: ACCESSORI SOLO IN BUONO STATO 
Per una corretta differenziata dei tessili, gli accessori vanno conferiti solamente se in buono stato. Al contrario degli abiti usati, infatti, accessori come scarpe, cinture, marsupi e borse sono complessi da avviare a riciclo. Tuttavia, se ancora in buono stato, verranno destinati alla filiera del riuso.

REGOLA 4: I TESSILI SONO TANTI
Non solo abiti! Anche tovaglie, asciugamani, tende, lenzuola possono essere conferiti nei cassonetti della raccolta dei tessili.

REGOLA 5: SEMPRE DENTRO UN SACCHETTO
Non è corretto conferire abiti usati, biancheria e altri rifiuti tessili sfusi nel cassonetto, ma è necessario inserirli all’interno di un sacchetto.

“Ciascuno di noi – commenta Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app – è chiamato a fare la propria parte per modificare l’insostenibile gestione dei tessili, il cui impatto sulle risorse ambientali del pianeta è ormai sotto gli occhi di tutti. Non è un caso che la riduzione degli sprechi tessili, aumentando il ciclo di vita e il riciclo dei tessuti, sia parte integrante del piano Ue per raggiungere un'economia circolare entro il 2050. Per avviare un cambiamento, spesso basta guardare con altri occhi gli oggetti che dismettiamo. Potremmo così scoprire che persino il noioso decluttering di primavera può diventare divertente e… sostenibile!".

Marilisa Romagno
autore
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