06/12/2016 - 10:45

Allarme Coldiretti: la Puglia consuma troppo suolo

In Puglia la percentuale di consumo suolo oscilla tra il 7 e il 9%, è la più alta d'Italia

Durante la Giornata Mondiale del suolo, la Coldiretti ha illustrato la situazione critica pugliese in cui la percentuale di consumo di suolo è la più alta d'Italia.
consumo suolo
In occasione della Giornata Mondiale del suolo che si è celebrata ieri, la Coldiretti ha diffuso i dati allarmanti sul consumo del suolo in Puglia dove la percentuale di consumo di suolo è la più alta d’Italia, tra il 7 e il 9%. Secondo i dati del rapporto dell’ISPRA si passa dai 21.830 ettari di suolo consumato a Foggia (3,1%) ai 33.285 di Lecce (11,9%), passando per Taranto (7,9%), Bari (8,1%) e Brindisi (8,3%). La cementificazione spinta e l’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato sono stati la causa della perdita in Italia del 28% della terra coltivata.

La Coldiretti spiega che la Puglia convive con un vero e proprio paradosso idrico: se da un lato e’ dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro e’ colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e mancanza di infrastrutture ad hoc.
Ad aggravare la situazione è l'andamento climatico impazzito che si abbatte su un territorio fragile, con 232 comuni su 258 a rischio idrogeologico, 8.098 cittadini a rischio frane e 119.034 esposti ad alluvioni.

Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele denuncia: “La terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali perché gli agricoltori, sempre più vittime della criminalità organizzata, preferiscono lasciare le campagne per proteggere la propria incolumità. E’ insostenibile l’atmosfera da far west che vivono per colpa di bande di malviventi spesso armati che, ai furti di mezzi agricoli e cavi rame, alternano razzie di olive, mandorle, ciliegie e interi tronchi di ulivo, minacce e richieste di pizzo, danneggiamenti quali trancio di ceppi di pregiate uve da vino e tendoni di uva da tavola. Ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, è urgente una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai. All’abbandono delle aree rurali, poi, si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni”.
Marilisa Romagno
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