10/10/2014 - 18:00

Consumo suolo: pressing ministri Martina e Galletti, è fondamentale una legge!

La Cia: perdere terreno agricolo vuol dire accrescere l'import alimentare e mettere a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi. Senza contare che cementificazione selvaggia, incuria e degrado contribuiscono ad accrescere i fenomeni di dissesto idrogeologico. Serve una vera politica di difesa e conservazione del territorio.
"E' positivo il pressing dei ministri Martina e Galletti per arrivare a una legge sul consumo di suolo entro l'anno. Si tratta di una norma fondamentale che sollecitiamo da tempo, perché mentre la cementificazione avanza a ritmi frenetici, l'agricoltura continua a perdere terreno, avendo dovuto rinunciare negli ultimi vent'anni anni a più di 2 milioni di ettari". Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito alla lettera inviata dai ministri delle Politiche agricole e Ambiente al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. "Perdere terreno agricolo vuol dire, da un lato, aumentare la nostra dipendenza dall'estero nel capitolo agroalimentare -sottolinea la Cia- e, dall'altro, mettere a rischio un patrimonio paesaggistico che, tra il turismo rurale e l'indotto legato all'enogastronomia tipica, vale più di 10 miliardi di euro l'anno".

"L'estensione della superficie agricola -continua la Cia- è legata direttamente alla sicurezza alimentare, ma se da una parte cresce la domanda globale di cibo, dall'altra diminuiscono le terre coltivate. Una contraddizione che va fermata e affrontata, prima di tutto a livello nazionale". E poi "una nuova attenzione al territorio oggi è necessaria anche per motivi ambientali. La mancata manutenzione del suolo, il degrado, la cementificazione selvaggia e abusiva, l'incuria, l'abbandono delle zone collinari e montane dove è venuto meno il fondamentale presidio dell'agricoltore, contribuiscono a quei fenomeni di dissesto idrogeologico del Paese che sono alla base di tragedie anche recenti. E' ora di cambiare pagina, quindi, creando un futuro con più agricoltura e una politica territoriale veramente efficace".
Tommaso Tautonico
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