Più di sette italiani su dieci (72%) sono disposti a rinunciare o a ridurre drasticamente l’utilizzo dell’auto per tutelare l’ambiente, diminuire il livello di inquinamento nelle città e migliorare la qualità della vita.
La Coldiretti lancia un nuovo allarme inquinamento nelle principali città italiane dove sono scattate le misure di limitazione del traffico. L’alta pressione staziona sulle regioni del nord con l’ultimo mese di dicembre che è risultato il secondo piu’ caldo dal 1800.
Dalle elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati del Noaa, il National Climatic Data Centre si evidenzia nuovo record dei livelli di gas serra in un 2019 che si classifica fino ad ora come il secondo più caldo di sempre.
L’Italia è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 che sono alla guida di 57.621 imprese nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente.
Dall’indagine Coldiretti/Ixè sui comportamenti alimentari degli italiani nell’estate 2019 emerge che quasi quattro italiani su dieci (37%) quando escono dal ristorante si portano sempre, spesso o talvolta a casa gli avanzi con la cosiddetta “doggy bag”.
Secondo la Coldiretti le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline, ma con le elevate temperature in pericolo ci sono anche le nuove covate con le operaie al lavoro per salvarle dalla disidratazione ed evitare che le...
Il 2019 si classifica fino ad ora come il secondo più caldo di sempre sul pianeta facendo registrare una temperatura media nel primo semestre sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,95 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
A favorire lo smog nelle città è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi.
A rovinare la festa degli alberi quest’anno è la strage di circa 14 milioni di piante causata del maltempo che rischia di compromettere l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane mettendo a rischio la stabilità idrogeologica.
Nel nord Italia il caldo anomalo sta provocando una vera invasione di sciami di cimici che si stanno moltiplicando. L'allarme è lanciato dalla Coldiretti: a rischio soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti nei terreni colpiti.