07/03/2016 - 13:26

Rifiuti, Galletti: obiettivo raccolta differenziata. Nel frattempo c'è lo "Sblocca Italia" ma la Lega non ci sta

Gran parte dei rifiuti prodotti nel nostro Paese viene ancora smaltito in discarica ma grazie allo "Sblocca Italia" il governo punta a portare l'Italia ad avere un conferimento compatibile con le leggi europee.
Ad affermarlo è stato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo, nel corso del Question time della Camera, a un'interrogazione con cui Il deputato della Lega Nord, Paolo Grimoldi, ha chiesto di chiarire le azioni che il governo intende intraprendere per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese, soprattutto in merito alla complessa situazione della Campania.
 
L'articolo 35 dello Sblocca Italia, che, di fatto, crea una rete di termovalorizzatori su tutto il territorio, è stato messo a punto partendo da un presupposto molto chiaro, ovvero portare il nostro Paese a scegliere in maniera sempre più evidente la raccolta differenziata. Tutte le Regioni devono raggiungere l'obiettivo fissato dall'Europa in materia, ovvero portare la raccolta differenziata al 65 per cento, ha continuato Galletti ricordando come attualmente pochissime di queste siano arrivate a questo obiettivo e moltissime siano ben lontane dal target. 
 
Se il nostro Paese riuscisse ad arrivare al 65 per cento di raccolta differenziata, se ogni Regione facesse la prevenzione sui rifiuti che l'Unione europea chiede e che il governo è impegnato a portare avanti, quindi di riduzione dei rifiuti del 10 per cento, noi avremmo bisogno ancora, nel nostro Paese, per abbandonare le discariche, di otto termovalorizzatori. E qui nasce l'articolo 35 dello Sblocca Italia che mira non a privilegiare gli inceneritori, ma a portare all'abbandono del sistema del conferimento in discarica, cosa che è possibile fare individuando prima di tutto alcuno macroaree, ha detto ancora il ministro.
 
Galletti ha poi precisato che comunque, pur essendo venuta meno, con l'articolo 35, l'autosufficienza regionale, il principio che, fino a quando c'è la possibilità, i rifiuti stiano ancora nella Regione di produzione dei rifiuti vige ancora. Per quanto riguarda specificatamente il tema delle ecoballe, il governo, alla fine dell'anno scorso ha finanziato un primo intervento per la regione Campania, che ne prevede lo smaltimento: un terzo, per una quota non superiore al 30 per cento, in impianti nazionali ed esteri.  Inoltre 450 milioni sono stati destinati alla loro rimozione totale e una parte di questi vengono smaltiti, per il 30 per cento, in impianti nazionali o esteri. A tal fine, la Regione Campania ha avviato, proprio lo scorso 24 dicembre, la procedura di gara ad evidenza pubblica, nel rispetto del principio della libera concorrenza per lo smaltimento delle ecoballe, ha ricordato ancora Galletti. 
 
"Vede, signor ministro, lei è in un governo a maggioranza Partito Democratico e, quando voi fate questo decreto dove stanziate 150 milioni di euro per bruciare da qualche parte i rifiuti di Napoli, le ecoballe, si iscrive al bando, per portare a casa questi 150 milioni di euro, la società A2A, che è gestita, è governata, per la maggior parte, dai comuni di Milano, a guida per lo più PD, e dal comune di Brescia, a guida al momento del Partito Democratico" ha detto il sede di replica il deputato Grimoldi."Allora, quanto meno, mi viene un po' il sospetto, visto che il Governo-PD fa questo provvedimento nel quale, sostanzialmente, la società A2A - che poi gestisce i termovalorizzatori di Brescia, Bergamo e Cremona, nei quali le cronache locali ci raccontano di cittadini relativamente spaventati da questa possibilità che arrivino i rifiuti dalla Campania - vi partecipa" ha continuato il parlamentare.
 
Secondo Grimoldi quanto messo a punto dal governo non porterebbe dunque ad "una gestione equilibrata, perché la gestione equilibrata non vuol dire che prendiamo i rifiuti dalle regioni inadempienti e che non fanno per nulla raccolta differenziata e li portiamo e li bruciamo in altri territori del Paese". 
 
Nell'articolo 35 dello Sblocca Italia, oltre che nel Piano nazionale dei termovalorizzatori, il governo ha anche inserito la clausola del funzionamento degli inceneritori fino a saturazione del carico termico, ha ricordato ancora Grimoldi precisando: "se io avessi un'automobile, invece che rispettare i limiti di velocità a 120-130 chilometri all'ora, se l'automobile può andare a 260, vado a 260 chilometri orari !". "Questi inceneritori bruciano di più, inquinano di più, e la gente in Lombardia si ammala molto di più anche, purtroppo, di cancro" ha concluso il parlamentare. 
Rosamaria Freda
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