02/10/2015 - 12:35

Whatever Water, Comunque acqua: l'inchiesta dei gNe #cmqacqua

Expo non è solo vetrina del mondo. E' occasione per fare domande al mondo. Un mondo che è fatto da organizzazioni pubbliche, profit e non profit, da enti ed aziende, da nazioni e piccole imprese, multinazionali e cittadini, ricercatori, militanti ed esperti ecologisti. L'acqua, lo impariamo fin dalla materna, è vita.
Scorre in tanti dibattiti, conversazioni, pamphlet, articoli, post sui social. Si scrive e si dice tanto, e spesso è acqua del mulino degli schierati. Opinioni, luoghi comuni, anche manipolazioni: difficile distinguere le informazioni verificate dalle chiacchere, dai luoghi comuni, dalle vere e proprie bufale. "#cmqacqua" è un nuovo progetto targato gNeLab-nuovi giornalismi, il laboratorio di sperimentazione di giornalisti Nell'erba. Acqua e cambiamenti climatici. Acqua e idratazione, salute, nutrizione. Acqua e le innovazioni, le tecnologie di ultimissima generazione, le scoperte scientifiche e le soluzioni per il risparmio idrico, per la gestione sostenibile della risorsa più preziosa. Questi i temi che un giovane team di inviati stanno trattando con i loro servizi da Expo.Come si parla d'acqua ad Expo? Il punto di partenza è l'azzeramento dei pregiudizi. L'arrivo sarà una raccolta multimediale delle tante declinazioni di acqua intercettate lungo il cammino. E il cammino prevede innanzi tutto tappe formative, insieme a giornalisti ambientali e non, giornalisti scientifici, ricercatori della nutrizione e chimici. I partner che accompagnano questo progetto sono due: Nestlé, la multinazionale con base a Vevey in Svizzera, che ha appunto deciso di sostenere questo, è il caso di dirlo, "corso d'acqua", aprendo la riflessione anche alle informazioni che la riguardano, e Carlsberg Italia, già partner di gNeLab ad Expo.

I gNe e i docenti. Sono quattro i giovani gNe selezionati per l'impresa, a partire dalla 19enne Carolina Colucci. Giada Di Passa ha 23 anni; di un anno più grande è Matteo Isidori; e infine, Giuseppe Toninelli che ne ha 28. Sono loro i "rabdomanti" prescelti, che, prima di cimentarsi nella ricerca d'acqua, hanno seguito una fase di formazione con giornalisti e ricercatori: Enrica Battifoglia, giornalista scientifico, responsabile del canale Scienza & Tecnica dell'agenzia ANSA, ha spiegato come il metodo scientifico può essere preso in prestito dal giornalista per porre e porsi domande pertinenti, mentre Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia e referente FIMA, Federazione Italiana Media Ambientali, all'informazione scientifica e all'innovazione), ha curato un focus specifico sulle tematiche dell'acqua più strettamente legate al climate change. Ha chiuso la formazione di tipo giornalistico, Roberto Giovannini, giornalista de La Stampa e ideatore dell'approfondimento dedicato alla sostenibilità, Tuttogreen, fornendo strumenti teorici di base necessari per costruire un'inchiesta.

Per la formazione più scientifica, Daniela Romanazzo, chimico e ricercatore presso l'Università di Roma Tor Vergata, ideatrice di Ludis, progetto di didattica e divulgazione scientifica, ha analizzato per i gNelabers il composto sotto un aspetto chimico-fisico per far comprendere i motivi della sua importanza nella biosfera e il suo coinvolgimento nei cambiamenti climatici, mentre Laura Rossi, ricercatrice del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT), delegata italiana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per il consiglio FAO, ha illustrato l'importanza dell'acqua per la salute e il corpo umano. Alla redazione centrale gNe (Paola Bolaffio, direttore di gNe, Giorgia Burzachechi, vicedirettore, David De Angelis, direttore artistico, Ilaria Romano, social media manager e responsabile formazione docenti e scuole, Ernesto Stacchiola, responsabile organizzativo) il compito di coordinare, tutorare ed organizzare il lavoro dei giovani gNe. I quattro della squadra #cmqacqua sono già in pista ad Expo, accompagnati da due tutor (il direttore Paola Bolaffio e il vicedirettore Giorgia Burzachechi). Nel menabò la prima sfida: sono una trentina i servizi da realizzare.
Tommaso Tautonico
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