19/04/2015 - 08:52

Xylella fastidiosa: ecco cosa sta facendo il governo per salvare gli uliveti pugliesi. Savino: solo chiacchiere

Il governo italiano e la commissione Europea stanno lavorando per cercare soluzioni condivise al problema della "Xylella fastidiosa", il parassita proveniente all'America centrale, che sta colpendo in particolare gli uliveti della Puglia.
L'idea dell'esecutivo, oltre ad incentivare la ricerca, è quella di mettere a punto misure compensative in linea con la normativa e un meccanismo di solidarietà finanziaria nei confronti dei produttori della regione colpita dal batterio.
 
Ad annunciarlo è stato il sottosegretario per le Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, rispondendo, nell'Aula della Camera, a un'interrogazione con cui il deputato del centrodestra Elvira Savino ha chiesto al governo di chiarire le iniziative messe in atto per fronteggiare l'emergenza fitosanitaria che ha colpito gli alberi di ulivo in Puglia e per sostenere le categorie produttive danneggiate. 
 
L'estirpazione delle piante infette, avviata nei confronti di un numero limitato di piante, per il momento solo in una zona ben delimitata, è condotta in modo da evitare la diffusione del batterio durante e dopo la rimozione del materiale vegetale. Contemporaneamente sono state messe in campo una serie di azioni di comunicazione per smentire le ipotesi errate circolate su un taglio generalizzato di ulivi, illustrando ai singoli proprietari l'importanza dell'attuazione del piano per salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore non solo economico, ma anche paesaggistico, ambientale e culturale, ha precisato il sottosegretario. 
 
Castiglione ha poi ricordato come ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, abbia appena ha inviato una lettera ufficiale al ministro francese Le Foll sottolineando l'inopportunità di una scelta unilaterale come quella adottata nei giorni scorsi dalle autorità francesi che prevedono il blocco delle importazioni da Paesi terzi e dell'introduzione dalle aree demarcate in Puglia per una lista di 102 specie vegetali.
 
L'obiettivo del governo è al contrario quello di cercare una soluzione condivisa con gli altri Stati europei, ha sottolineato Castiglione. Nel corso della prossima riunione del Comitato permanente dell'Unione europea per la salute delle piante, l'esecutivo italiano illustrerà i dati scientifici sinora disponibili e i risultati dei controlli sulle piante ospiti e su quelle a rischio.  Quanto in particolare al blocco della movimentazione sui vivai, verrà chiesto di limitarla al massimo, ferme restando ad ogni modo le misure di cautela previste dalla normativa per consentire la movimentazione controllata di materiale non infettato dal batterio. Già il prossimo 23 aprile, l'Italia presenterà alla commissione Ue un aggiornamento della situazione relativa al focolaio in Puglia e sullo stato di avanzamento delle misure previste dal piano di intervento del commissario della Protezione civile, ha continuato il sottosegretario.
 
Per quanto riguarda gli impegni assunti nei confronti del Parlamento, il governo è al lavoro per definire, nei tempi più rapidi possibili, strumenti per attivare, in deroga all'attuale normativa sul Fondo di solidarietà, gli interventi compensativi dello stesso Fondo alle imprese agricole che hanno subito danni alle produzioni olivicole dal diffondersi della "Xylella fastidiosa". Per garantire il rientro dei danni subiti dagli agricoltori e dai vivaisti colpiti dall'infestazione del batterio, il sottosegretario ha ricordato come siano in corso negoziati con l'Unione europea per l'attivazione degli strumenti finanziari per la lotta fitosanitaria al batterio, ma anche - come già ricordato - per richiedere un intervento di solidarietà europeo adeguato all'eccezionalità della crisi di mercato indotta sugli olivicoltori e sulle aziende vivaistiche. 
 
Il sottosegretario si è poi soffermato sugli interventi messi in campo dal governo per combattere l'epidemia della Xylella nella provincia di Lecce che sono partiri da un monitoraggio continuo da parte del Servizio fitosanitario nazionale, alla delibera dello stato di emergenza. In particolare lo scorso 19 marzo il Dipartimento della protezione civile ha adottato il Piano degli interventi per la lotta all'emergenza per l'attuazione del quale sono stati stanziati 13,6 milioni di euro. Il piano ha modificato la demarcazione della zona di intervento, sino a ricomprendere l'ultimo focolaio individuato in provincia di Brindisi, definendo puntualmente gli interventi da attuare e la tempistica.   
 
Il piano degli interventi si basa su diverse misure volte ad impedire la diffusione del batterio e monitorare le aree indenni circostanti, come: l'eliminazione delle piante non produttive ospiti, quindi non degli ulivi, presenti lungo le strade, fossi, canali, aree verdi, con trinciatura delle chioma e smaltimento, il controllo dei vettori situati sulle erbe infestanti spontanee, il trattamento fitosanitario per il controllo dei vettori adulti in oliveti e frutteti. E ancora. L'estirpazione delle piante infette, la distruzione delle specie ospiti di "Xylella fastidiosa" all'interno dei vivai e l'attività di informazione e divulgazione sul territorio.
 
Quanto ai controlli sulle piante importate dai Paesi in cui il batterio è endemico, il sottosegretario ha segnalato come sia già stata  avviata la discussione a livello comunitario sulla revisione delle misure di emergenza in vigore, in modo da rafforzare, tra l'altro, gli attuali requisiti per l'importazione di vegetali da Stati terzi a rischio, considerati non sufficienti per escludere i rischi di contaminazione. Questo consentirà il blocco delle importazioni delle piante da tutte le Nazioni in cui la "Xylella fastidiosa" sia stata accertata, in particolare da quelli che utilizzano come punto di entrata privilegiato i porti del nord Europa, da dove arriva la maggior parte delle piante a rischio. 
 
In sede di replica il deputato Savino si è detto non soddisfatto della risposta del sottosegretario in quanto contenente notizie già note a tutti e previste dal cosiddetto "piano Silletti" (messo a punto dal commissario per l'emergenza, Giuseppe Silletti) . "Si sta facendo una distruzione totale di tutti gli ulivi presenti in quel territorio senza che ci sia la certezza scientifica che sia quello il metodo per eliminare il batterio, anzi, tutt'altro, sarebbe stato più opportuno individuare una commissione interdisciplinare che studiasse il fenomeno a livello molecolare e che individuasse un antibiotico per bloccare il batterio e il suo vettore, che è la cicala, perché un professore dell'università La Sapienza ha stabilito che le piante radicate restano sul territorio e il batterio continua a diffondersi, per cui è un'operazione del tutto inutili" ha detto il parlamentare. 
 
"Il piano Silletti non lo state certamente facendo applicare voi, è l'impegno dei nostri agricoltori che hanno capito e si sono impegnati al costo di enormi sacrifici nella gestione di questa emergenza e lo sta facendo la Coldiretti, soprattutto nelle aree incolte o abbandonate, e la task force l'ha fatta la Coldiretti, l'impegno è della Coldiretti, voi vi siete limitati a raccontare quello che si sarebbe dovuto fare ma il problema è tutto a monte. Allora io mi chiedo: dove eravate durante il semestre di presidenza europeo nel gestire questa emergenza? " ha continuato il deputato. 
 
E' necessario "parlare chiaramente" ha concluso Savino e dare risposte certe agli agricoltori danneggiati dall'emergenze "Xylella", a partire da una reazione chiara e netta alla decisione di embargo presa dalla Francia..  
 
Rosamaria Freda
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