17/01/2015 - 17:00

Ambiente: Puglia, sottoscritto a Roma il Piano Paesaggistico Territoriale

"Io sono molto orgoglioso di rappresentare quella parte di Sud che vuole essere un po' più avanti, che vuole cimentarsi con le buone pratiche, che vuole ragionare sul proprio territorio, sul proprio paesaggio, sul proprio deposito di bellezza e di cultura. E lo vuole fare non in maniera astratta e retorica, bensì immaginando che lì c'è la chiave per aprire la porta del futuro".
"Riqualificare i territori, difendere la buona economia che è capace di tutelare valori fondamentali come quelli legati alla dimensione naturale, storica e culturale del nostro territorio. Oggi noi siamo terra di avanguardia. Nell'Italia del fango e degli eventi estremi, della vulnerabilità di un territorio ferito mille volte, noi proviamo a voltar pagina e diamo un buon esempio per tutta il Paese". Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che a Roma, insieme con la Vicepresidente e assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente, ha sottoscritto il Piano Paesaggistico territoriale regionale della Puglia con il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Si tratta del primo Piano sottoscritto in Italia sulla base di una norma del Codice dei Beni culturali e del paesaggio del 2004. "L'Italia è il paese dei due monumenti - ha aggiunto Vendola - da una parte vincoli anche eccessivi, vessatori, incomprensibili e criptati. Dall'altra gli abusi, i condoni, le deroghe, le sanatorie. Questa è l'Italia dei paradossi. Noi abbiamo cercato di andare oltre questa logica. Le regole non devono essere punizione nei confronti dei cittadini, ma devono essere convenienza e devono essere condivise. E allora il Piano è uno strumento di approfondita conoscenza di tutto ciò che c'è in un territorio, ed è l'agenda di buone pratiche per mettere a valore tutto quello che c'è in quel territorio. Facciamo scuola. Oggi la Puglia prova ad essere una luce nell'Italia buia degli abusi".

Per la Barbanente, il Piano "è una grande opportunità culturale". "La valenza culturale e politica del piano paesaggistico - ha detto l'assessore - sta nella capacità di far penetrare nella comunità regionale l'idea che il territorio non è soltanto il suolo o la società insediata, ma il patrimonio (fisico, sociale e culturale) costruito nel lungo periodo, un valore aggiunto collettivo che troppo spesso è stato distrutto in nome di un indefinito e troppo spesso illusorio sviluppo economico di breve periodo". La Barbanente ha poi voluto sottolineare come la redazione del Piano sia stata caratterizzata "da un percorso che è stato certo scandito da atti amministrativi ma che si è soprattutto sviluppato come un processo di apprendimento che ha coinvolto per alcuni anni non solo le amministrazioni e i tecnici responsabili della elaborazione del Piano ma anche una molteplicità di attori sociali, economici e culturali, pubblici e privati, individuali e collettivi, che hanno sostenuto, alimentato, discusso conoscenze, obiettivi, visioni, strategie, progetti finalizzati ad elevare la qualità e fruibilità dei paesaggi di Puglia".

Infine per il Ministro Franceschini il Piano "è uno strumento fondamentale che aiuta a salvaguardare il territorio e che aiuterà anche a rendere più veloci e trasparenti le diverse autorizzazioni e i diversi atti amministrativi". "E' importante - ha concluso Franceschini - che le altre Regioni prendano esempio dalla Puglia". Si tratta del primo piano paesaggistico elaborato in attuazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio ad aver raggiunto questo importante traguardo essenziale ai fini dell'adozione del Piano.
Tommaso Tautonico
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